L'amichevole sul campo di Tavarnelle con, in campo, Bruno De Santi

TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – C’è un giornalista fiorentino, Fabrizio Borghini, grande esperto di arte e di pallone, che sta ricostruendo (per un libro presto in pubblicazione) la storia di decine e decine di calciatori fiorentini che sono approdati nella massima serie.

Andando a ritroso fino ai primi decenni del Novecento: si chiamerà “I fiorentini della serie A”, e racconterà la storia di novanta calciatori nati a Firenze che sono riusciti ad approdare nella massima serie del calcio.

Minuzioso e meticoloso, “durante le ricerche effettuate per la realizzazione del mio libro – ci racconta – sono riuscito a recuperare una foto del luglio 1928 scattata sul campo del Tavarnelle in occasione di una partita amichevole”.

“Sicuramente incuriosirà i vostri lettori tavarnellini – prosegue – e per questo spero che qualcuno possa farmi avere ulteriori informazioni (nel caso ne aveste, potete contattare la redazione di SportChianti al 3391552376 e vi metteremo in contatto con lui, n.d.r.) rispetto a quelle che ho già raccolto o anche eventuali correzioni su notizie non esatte”.

“Uno dei calciatori di cui parlo nel libro – racconta Borghini – è Bruno De Santi, nato a Firenze l’8 agosto 1908, mediano nelle prime stagioni della neonata Fiorentina. Esordì a 18 anni in Prima Divisione giocando un solo incontro; nonostante quell’unica presenza, venne promosso titolare nel primo campionato di Divisione Nazionale della Fiorentina”.

“Alla fine – ci racconta ancora Borghini – furono 16 le sue presenze alle quali si aggiunsero alcune amichevoli fra le quali quella del 30 dicembre 1928 contro l’Uta Budapest”.

“La retrocessione in Serie B – ricostruisce – portò alla rifondazione della squadra e De Santi, forse ritenuto acerbo, venne ceduto all’Aquila Montevarchi, ambiziosa compagine che si accingeva a disputare nel ’29-’30 il suo primo campionato di Terza Divisione”.

“Ammessa l’anno dopo alla Seconda Divisione – sono ancora parole di Borghini – fu affidata all’ex allenatore viola Csapkay, che ritrovò De Santi che aveva fatto esordire in Divisione Nazionale a 19 anni, facendolo diventare il più giovane giocatore della Fiorentina ad aver giocato nel campionato maggiore”.

De Santi, col Montevarchi vinse il campionato ’34-’35 di Prima Divisione, conquistando l’accesso alla prima Serie C della storia. Dove militò fino all’anno successivo.

“Nel ’36-’37 – prosegue la storia di questo calciatore d’anteguerra – fu ingaggiato dal Siena, retrocesso dalla Serie B, che stava programmando l’immediato ritorno nella cadetteria. Che fu conquistata nel ’37-’38, grazie anche al contributo e all’esperienza di De Santi”.

E’ un’ enciclopedia di informazioni Borghini: “Fra i 22 giocatori che il 10 settembre 1931 disputarono la prima partita nel nuovo Stadio Berta, un’amichevole fra Fiorentina e Montevarchi, c’era anche De Santi”.

E qui viene al nostro territorio: “De Santi un’altra amichevole, in un campo meno prestigioso – quello dietro la Misericordia di Tavarnelle, che nel dopoguerra sarebbe stato a lui intestato – la giocò nel ’33-’34 con la maglia del Tavarnelle, prestato dal Montevarchi per affrontare il Ripafratta di Pisa”.

“Come mai? – conclude Borghini con una domanda… e una risposta – Perché il calciatore aveva sposato nel 1928 la sorella dell’allora presidente del Tavarnelle, Argentino Conti, e frequentava assiduamente il paese. E’ morto a Firenze il 24 gennaio 1944″.

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