Problema di squadra.

Non è tanto grave prenderne 6 dal Napoli, quando oramai sono praticamente 5 anni che abbiamo una rappresentativa di turisti che giocano 1 o 2 partite al mese e non una squadra di calcio.

Problema di classifica.

Non è tanto grave neanche la classifica perché comunque al momento abbiamo 6 squadre dietro, con 5 punti di vantaggio sulla terz’ultima.

Problema di società.

Non è tanto grave considerare che la società sta sbagliando praticamente ogni mossa da quando è arrivata, anche perché sono arrivati da pochissimo ed il mondo del calcio oltre che vomitevole è anche molto complicato e c’è bisogno di tempo per orientarsi in modo consono.

La cosa invece dannatamente grave è che nessuno di questi problemi sembra essere vicino ad una soluzione, anzi. Sembriamo sull’orlo del precipizio.

La squadra ne ha presi 6, ma non avrebbe neppure demeritato nel primo tempo.

Questo significa che l’eccessivo difensivismo delle partite precedenti non era affatto eccessivo e che – lo scrivo oramai da un anno e mezzo, con punte di logorrea acuta negli ultimi 2 mesi – non possiamo fare a meno di due attaccanti.

Importanti. Non uno eh, ne servono due.

La classifica può solo peggiorare. Perché dietro di noi tutte danno segni di vitalità: il Parma ha fatto ritornare D’Aversa e già si vedono i primi vagiti di reazione.

Il Crotone ne ha fatti addirittura 4 al Benevento, il Torino adesso esonera Giampaolo e dovrà per forza cambiare marcia, il Genoa con Ballardini dà l’impressione di essere una squadra in grado di salvarsi con facilità (grazie anche alla rapidità con la quale si sono mossi sul mercato).

I nostri piccoli segnali di miglioramento vengono regolarmente spazzati via la gara dopo averli visti.

La società sembra ipnotizzata. La questione stadio è stata appena definita “chiusa” ed è un tasto non dolente, di più.

Come se non bastasse, per quanto riguarda la realizzazione del Centro Sportivo ci si è messo pure un cittadino che dal proprio balcone non è convinto che gli alberi del futuro Viola Park siano di suo gradimento a presentare un ricorso al Tar all’ultimo secondo disponibile.

Ma lui è tifosissimo viola e non lo depositerà, voleva solo rassicurazioni. Non è uno scherzo eh.

Le altre si rinforzano, noi al momento piazziamo dei cosiddetti esuberi che proprio esuberi non sarebbero (Lirola e Duncan su tutti; giocatori che hanno deluso ma che potevano comunque servire) mentre continuiamo a far giocare campioni da 4,5 milioni di euro all’anno che risolvono 4-5 partite al biennio.

Come si esce da questo progetto di disastro assoluto?

Innanzitutto non esasperando le critiche.

La proprietà va spronata, non offesa. Sicuramente già saranno delusissimi per i risultati, per le clamorose difficoltà nella questione stadio e centro sportivo, per gli uomini che sono stati scelti a livello dirigenziale e che stanno miseramente fallendo ad ogni latitudine. Tutti.

Poi prendendo decisioni drastiche che a questo punto sono improrogabili.

Inutile ribadire che serve decisione sul mercato e che servono uomini di calcio in società. Adesso anche Prandelli dovrà pensare molto di più su chi puntare davvero, visto che alcuni hanno fatto chiaramente capire che almeno per adesso non riescono a dare una mano.

Tutto questo per scongiurare quello che sarebbe il delitto finale: il ritorno di Iachini.

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