Uno spera che col cambio di allenatore ci possa essere una scossa.

Ma no, non sufficientemente almeno.

Uno spera che in una partita decisiva per la salvezza (Fiorentina-Genoa), se trovi il pareggio nel mischione finale, magari ti sblocchi e trovi la grinta e il coraggio per le partite successive.

Ma no, non è successo.

Uno spera che poi, dopo che il destino (perché non me lo so ancora spiegare per quale diavolo di motivo sia successo) ti consegna nelle mani la partita perfetta proprio sul campo della Juventus, magari acquisisci consapevolezza, magari capisci che non fai così schifo, che con determinazione e motivazioni puoi davvero puntare a ben altri lidi…

Ma poi, non succede.

Sembra la storia infinita, quella di questa Fiorentina che non sarebbe poi una squadra da ultimi posti in classifica (tutt’altro, io pensavo si potesse puntare all’8° posto, figurarsi!) ma che poi fa di tutto per farti capire che sì, lo è.

Contro il Cagliari è nuovamente una sfida fondamentale e non possiamo neppure dire di essere sfortunati: i sardi si ritroveranno senza il loro miglior giocatore (Nandez) e con Rog appena infortunato.

A centrocampo dovrà giocare Nainggolan che pur essendo un fenomeno ha un’età ed è fermo da tempo. Squadra molto debole difensivamente, dovremmo aggredirli fin da subito per farli entrare immediatamente in frenesia, ma ne saremo capaci?

Un altro colpo di fortuna è anche quelli di non dover per forza schierare Ribery, oramai un vero e proprio peso.

Mi spiace dover essere ancora una volta così duro nei suoi confronti, ma i numeri sono impietosi.

Le partite in cui ha inciso in due anni si contano sulle dita di una mano, e tralasciando lampi di classe purissima (lancio per Vlahovic contro la Juve, ad esempio), i palloni che ha toccato negli ultimi due mesi sono stati trasformati in qualcosa di buono una volta su cento e anzi spesso sono stati persi a causa dei suoi insulsi dribbling.

Franck è un giocatore molto lontano rispetto a quello che abbiamo apprezzato (sempre pochissime volte) lo scorso anno, ne deve prendere coscienza e finché non ritrova smalto deve giocare a 1-2 tocchi, visto che ha i piedi d’oro. Ma queste ahimè, sono cose che un campione dovrebbe sapere da solo.

Prandelli, dopo aver lavorato tanto sulla difesa a 5, sull’insistenza nel non dover prendere gol, sarà pronto a modificare un po’ l’assetto per dare una chance a Callejon e per permettere alla Fiorentina di essere almeno un po’ più pericolosa in avanti contro la seconda peggior difesa del campionato?

Siamo già in ritardo anche col mercato invernale, avremmo già dovuto prendere qualcuno di pronto anziché un 23enne semi-svincolato dal Venezia lasciandolo lì per giunta.

C’è qualcuno che si sveglia, qui?

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