Non prendiamoci in giro.

Il mercato per chi come me è un semplice tifoso da poltrona è stato un po’ deludente.

Certo, se paragoniamo agli Edimilson Fernandes, ai Maxi Olivera, ai Cristoforo, ai Gil Dias e a tutto quello che ci è toccato sopportare negli ultimi 3 anni di gestione Della Valle è ovvio che siamo su Marte.

Ma che fossimo su Marte lo avevamo già capito 15 mesi fa, quando a Firenze sbarcò un omino americano che ci raccontava di essere vecchiotto ma innamorato del calcio e della nostra splendida città.

Ci disse subito che sarebbe rimasto a Firenze più possibile, ma che sarebbe anche dovuto frequentemente tornare negli States, perché là aveva il suo “business”.

Ma che non dovevamo preoccuparci perché qua aveva dei collaboratori eccezionali, dei quali lui si fidava ciecamente.

Occhèi Rocco, era una cazzata.

La verità è che Commisso è un accentratore seriale, che non ha lasciato quasi alcuno spazio a Pradè, che mette la bocca su qualsiasi cosa e che se non c’è il suo “occhèi” non si muove niente.

I problemi sono nati a monte, dal giorno della conferma di Iachini.

Ci sono tanti motivi per i quali Rocco ha imposto tale decisione.

In primis perché in un momento così complicato, con una pandemia mondiale in atto, non era il momento giusto per cambiare (d’accordo con lui).

Poi perché almeno avrebbe sfruttato tutto il contratto del mister e sarebbe arrivato a fine mandato anche il direttore sportivo per poi eventualmente ripartire bel belli e nuovi nel 2021 (abbastanza d’accordo con lui).

E ultimo ma non ultimo, così avrebbe potuto studiare meglio la situazione per il nuovo stadio, visto che nei prossimi 10 mesi dovrà per forza sbloccarsi in un modo o nell’altro (non se ne può più di questa storia, francamente, ma va beh).

Pradè avrebbe preso anche Maifredi prima di Iachini e c’è chi giura che avesse le dimissioni pronte al momento della conferma del mister. Ma Rocco pare che non abbia voluto accettare manco quelle.

Allenatori, dimissioni, tanti nuovi acquisti… . A Pradè è stato rifiutato quasi tutto e quindi faccio fatica a metterlo tra i responsabili di questo mercato che definire monco è riduttivo.

Serviva sfoltire la rosa, non è stato fatto (anche se Pradè sostiene il contrario. A me risultano almeno 25 calciatori in prima squadra, senza aggiungere ragazzi della Primavera. Almeno 5 di troppo).

Serviva un regista, per permettere al miglior interno del campionato di giocare da interno (cosa troppo complicata per il nostro allenatore). Non è arrivato.

Serviva un attaccante di sicuro affidamento, per permettere a Vlahovic di andare a mostrare il pugnetto altrove, per evitare di dover riscattare Cutrone e per evitare di far giocare un campionato intero da prima punta a Kouamé che per il momento è parso avere la prolificità di un vaso di fiori.

In particolare il problema “centravanti” è oramai atavico. Non ricordo un vero centravanti dai tempi di Giuseppe Rossi (che poi alla fin fine incise per 5 mesi in tutto). Eppure per vincere a questo gioco servirebbero i gol…

L’unico vero acquisto (Amrabat a parte, formalmente arrivato ora ma vincolato da gennaio, acquisto splendido) è stato Martinez Quarta. Passarella ne parla benissimo, tanto basta per fidarmi.

All’ultimo secondo è arrivato il prestito di Barreca, giovane esterno sinistro ex Torino. Magari con lui riusciremo a vedere Biraghi un po’ meno in campo, sarebbe un toccasana per i miei problemi gastrici.

Il resto sono una mandria di svincolati d’oro, vista la qualità che andranno ad aggiungere alla nostra rosa.

Capisco poco il ritorno di Borja Valero, se non per la sua importanza nello spogliatoio e per il suo attaccamento ai nostri colori.

Utilissimo sarà Bonaventura, già titolare inamovibile per le prime tre uscite.

Stratosferico l’arrivo di José Maria Callejon, un esterno del quale io sono follemente innamorato.

Un calciatore di intelligenza innata che nel breve periodo non ci farà minimamente rimpiangere il giovane predecessore del quale non voglio manco parlare.

Ora sta a Iachini plasmare una rosa molto ampia, incompleta, ma comunque competitiva.

Ed è proprio questo il problema.

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