SAN CASCIANO – Uno sport pensato spesso (a torto) solo al maschile. Ma a San Casciano il ciclismo ha anche la grinta e la voglia di insegnare di una giovanissima.

Arianna Bandinelli è infatti una dei direttori sportivi della Sancascianese Ciclismo. Una rarità in un mondo in cui le donne, in realtà, hanno da sempre portato lustro e titoli all’Italia.

SportChianti l’ha incontrata. Ed ha trovato una giovane donna (classe 1996) forte, tosta, con un amore smisurato per il ciclismo e per i “suoi” bambini e ragazzi.

Arianna Bandinelli, direttore sportivo della Sancascianese Ciclismo: si può dire che non è molto frequente un ds al femmile nel mondo del ciclismo?

Purtroppo è vero, non è molto frequente, anzi direi raro, che ci sia una Ds al femminile in questo mondo. Molto spesso il ciclismo viene visto come uno sport prettamente maschile, sia per lo sforzo fisico, sia appunto per lo sport in sé (dovuto anche ai grandi campioni che ci sono stati fino ad oggi). Io sono qui per sfatare questo mito e per far vedere che tutti possono realizzare i propri sogni. In più, anche per dire che ultimamente a livello professionistico quelle che portano più soddisfazioni sono le donne!”.

Come nasce la tua passione per i pedali e come si è evoluta fino ad oggi?

La mia passione è nata quasi per caso. Anche se in casa nostra il ciclismo è lo sport più seguito, a me fin da bambina non è mai interessato troppo. Finché mio fratello (due anni più grande di me) ha iniziato con la Sancascianese Ciclismo. Io ho cominciato da G3 (8 anni circa) e ho continuato fino a livello agonistico della categoria Allievi primo anno (15 anni). Dopo di che purtroppo, in seguito a un incidente, decisi di smettere. Ma sono sempre rimasta all’interno della società: sia per il legame affettivo che avevo (e che ho tutt’ora), sia perché mi piaceva. Compiuta la maggiore età e finita la scuola decisi di diventare direttore sportivo. Feci il corso di primo livello e da allora non ho più smesso di allenare i bambini. Adesso ho deciso di prendere il secondo livello e sto preparando le tesi per l’esame. Speriamo bene!”.

Come avete affrontato alla Sancascianese Ciclismo il periodo più duro del Covid-19? E come siete ripartiti?

Il Covid-19 alla nostra società sportiva ha purtroppo bloccato direi tutta (o quasi) la stagione sportiva. Purtroppo è arrivato quando con i bambini avevamo da poco cominciato gli allenamenti. E con gli Esordienti e Allievi ci stavamo preparando per la prima gara che si sarebbe disputata qualche settimana dopo. Abbiamo cercato di affrontare la cosa nel migliore dei modi, cercando di rimanere sempre in contatto con tutti i ragazzi, organizzando con i più grandi anche allenamenti insieme, tramite la piattaforma Zoom. Con i bambini ho cercato di far fare qualche allenamento sempre a casa, divertendosi (tipo il video “Io resto a casa” che è stato pubblicato anche da SportChianti). Siamo ripartiti pian piano, nel migliore dei modi, fortunatamente dopo qualche mese abbiamo ripreso con gli allenamenti. E dopo un po’ po’ anche con le gare. Ovviamente rispettando le dovute precauzioni e distanze”.

Quali quindi i vostri obiettivi per questa stagione agonistica così particolare?

Essendo la stagione purtroppo cominciata con un grande ritardo, cercheremo ùdi affrontare le gare al meglio. E di concludere la stagione agonistica (Esordienti e Allievi) nel migliore dei modi, nella maniera più tranquilla e sicura possibile. Per far sì che i ragazzi finiscano la stagione al meglio, senza troppi pensieri per la stagione sportiva diversa che è stata vissuta. Per quanto riguarda i bambini cercheremo invece di farli divertire al massimo, fino alla fine della stagione. Dopo di che metteremo da parte la bici da corsa e faremo un po’ di mountain bike, ovviamente tutto a scopo di divertimento, insegnamento, e anche per mantenere i grandi numeri di quest’anno. Dopo il Covid-19 infatti abbiamo avuto un grandissimo incremento di iscritti”.

Quale la soddisfazione più grande che ti potresti togliere da direttore sportivo gialloverde? La cosa che ti farebbe dire… sì, ce l’abbiamo fatta!

“La mia più grande soddisfazione? Vedere i miei bambini (ormai sono tutti “miei”) felici di fare questo sport. E soprattutto felici di stare insieme a me e a tutti i componenti della società. Certo, qualche soddisfazione in più a livello di gare non mi dispiacerebbe, ma per me stare con loro, ridere, scherzarci e passarci insieme il tempo è la soddisfazione più grande. È una cosa che non si riesce a spiegare a parole. Basta venire a vedere un allenamento, al parco sportivo della Botte, per capire cosa rappresentano per me. Voglio un gran bene a tutti quanti, passo molto più tempo con loro che con il mio fidanzato. E soprattutto tengo moltissimo alla Sancascianese Ciclismo, che è per me ormai una seconda famiglia”.

Una società che ti ha dato fiducia quindi, che tu ricambi con impegno, dedizione e voglia di imparare…

“Colgo l’occasione per ringraziare tutti i componenti della società a partire da Omero Soffici, il nostro presidente. Tutti i consiglieri e i direttori sportivi: Piero Semplici, David Brogi, Massimo Morini e Simone Borgheresi. In più voglio ringraziare anche Massimiliano Piccini, anche lui Ds, il mio braccio destro che mi aiuta con i bambini. Vorrei anche ringraziare tutti i nostri sponsor che ci supportano ogni anno. Ringrazio anche i genitori di tutti i ragazzi, senza di loro e il loro aiuto non riusciremmo a organizzare tutti i nostri impegni sportivi. Componenti importanti, nessuno escluso: senza qualcuno di loro la Sancascianese Ciclismo non sarebbe la stessa”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA