Il vincitore Stefano Peroni a bordo della sua Martini MK32

CASTELLINA IN CHIANTI – Nel weekend appena trascorso, si è svolta (a Castellina in Chianti) la mitica Coppa del Chianti Classico- Umberto Bonucci, fiore all’occhiello del panorama motoristico chiantigiano.

Quella appena svoltasi, è stata la 41° edizione, che tutta via perde la valenza come Campionato Europeo Montagna Autostoriche, ma preserva la titolarità di Campionato Italiano Velocità Autostoriche, ma soprattutto, conserva il fascino che la contraddistingue.

Condizioni difficili sul tracciato chiantigiano, cielo coperto che promette pioggia e molto vento freddo rendono le condizioni dell’asfalto difficile hanno contraddistinto l’edizione 2020 della Coppa del Chianti Classico, quest’anno legata al nome dello scomparso Uberto Bonucci, volto storico delle cronoscalate senesi.

Il secondo appuntamento del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche si svolge dunque sulla fantastica cornice delle colline senesi, organizzata dalla Chianti Cup Racing, dimostrando ancora una volta grande professionalità e cura maniacale nell’organizzazione .

Stefano Peroni a bordo della sua Martini MK32 riesce a percorrere gli 8km della SR222 Chiantigiana in 3’ 31”72, tempo strabiliante nonostante un lungo pattinamento in partenza costatogli sicuramente secondi preziosi.

Il pilota della scuderia Bologna Squadra Corse è riuscito a migliorare il tempo del sabato e centrare il secondo successo stagionale in ordine assoluto e di raggruppamento.

Staccato di ben sette secondi Filippo Caliceti su Osella PA 9/90 BMW, tutta via quest’ultimo vincitore di 4° Raggruppamento e terzo per Giuliano Peroni che su Osella PA 8 BMW ha vinto il 3° Raggruppamento.

Giuliano Palmieri vince il 2° Raggruppamento con l’ottava posizione generale a bordo della De Tomaso Pantera.

In 1° Raggruppamento domina ancora l’alfiere della Valdelsa Classic Angelo De Angelis, con una prestazione aggressiva sempre all’attacco alla guida della sua Nerus Silhouette Cosworth, messa a dura prova dalla difficile condizione del tracciato chiantigiano.

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