Claudio Michelacci, tecnico del Chianti Nord

STRADA (GREVE IN CHIANTI) – Domenica prossima il suo Chianti Nord tornerà ad assaggiare il campo in gare ufficiali, in Coppa Toscana.

Quel campo che è mancato come l’aria anche a Claudio Michelacci, ancora alla guida dei chiantigiani dopo averli portati in Prima categoria con una splendida vittoria di Coppa, ed aver poi consolidato la squadra negli ultimi due anni.

A pochi giorni dal fischio dell’arbitro, SportChianti lo ha incontrato. Per una bella chiacchierata a tuto tondo.

Mister, che Chianti Nord dobbiamo aspettarci?

“Ci si aspetta un Chianti Nord coriaceo, come nel nostro Dna. Una squadra solida, consapevole delle proprie qualità, motivata nel migliorarsi nel lavoro settimanale”.

Uscite ed entrate, facciamo il punto finale del vostro mercato?

“Fra le uscite Vannoni e Gelonese hanno cessato l’attività sportiva. Poi Lorenzo e Leonardo Fiumi sono tornati al San Polo, Simone Pagni per motivi familiari si è dovuto avvicinare a casa. I nuovi acquisti sono Guido Calamandrei, attaccante classe ’99 ex San Donato Tavarnelle; Filippo Cappelli, mezza punta del ’91, ex Cerbaia; Oail Oulattou, classe ’97, attaccante ex Incisa; Alejandro Giorgetti, classe ’97, centrocampista ex Centro Storico Lebowski; Pietro Franci, classe ’99, difensore dell’Antella, lo scorso anno a Pelago e Firenze Sud; Simone Canocchi, portiere classe 2000 dell’Antella”.

 

Partite con l’obiettivo della salvezza o, al terzo anno in Prima categoria, pensate a qualcosa in più?

“Già lo scorso anno, raggiunta tranquillamente la salvezza, avevamo pensato a un posto nei playoff. Penso che quest’anno sia quello il nostro obiettivo, fermo restando che la salvezza non deve mai essere in discussione, in una società che non era mai stata in Prima categoria, ma penso che bisogna provare ad ambire a qualcosa in più”.

C’è qualcuno su cui si sente di scommettere in particolare quest’anno (fra vecchi e nuovi)?

“Dico solo che abbiamo un buon mix, con giocatori di grande esperienza, giovani già amalgamati e nuovi arrivi su cui puntiamo”.

Samuele Matese, tuttofare al Chian ti Nord, vero punto di riferimento in società

È un’annata particolare con la pandemia da Covid-19. Come vi siete approcciati? Avete modificato qualcosa nella preparazione vista la lunga sosta da cui arrivavano i ragazzi?

“Ci ha condizionato un po’ nelle scelte della preparazione, siamo partiti lavorando un giorno sì e uno no nella prima settimana, con l’obiettivo principale di limitare al minimo gli infortuni. Per ora sembra stia andando bene, ma nessuno ha la verità in tasca su come dovevamo prepararci quest’anno. Non c’erano riferimenti in una situazione del genere. Siamo consapevoli che la pandemia sarà l’avversario più difficile da affrontare. La società, a partire dal presidente Andrea Pucci, si è impegnata tantissimo nel rispetto dei protocolli. Tutti abbiamo fatto il sierologico, c’è un protocollo serrato, controllo temperature, borracce singole, tappetini singoli, casacche singole. In questo Samuele Matese è un ragazzo speciale, un punto di riferimento, una fortuna per la nostra società”.

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