Il presidente del San Donato Tavarnelle Andrea Bacci

TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – Lunedì, finalmente, dopo mesi il “suo” San Donato Tavarnelle tornerà a sudare in campo. Agli ordini del nuovo mister Paolo Indiani.

Il futuro è tutto da scrivere. Anche (purtroppo) a causa di una situazione sanitaria in continua evoluzione.

Tanti punti interrogativi quindi, ma anche tanto entusiasmo per il presidente Andrea Bacci.

Che con SportChianti fa il punto della situazione alla vigilia di una stagione che ha visto i gialloblu puntare molto sul binomio fra allenatore (Indiani, appunto) e direttore sportivo (Egidio Bicchierai).

Che stagione inizia presidente? Con quali incognite?

“Incognite tante, ho grosse perplessità che si inizi davvero il 20 settembre con la Coppa Italia. La situazione sanitaria lascia tanti dubbi: del resto non potrebbe essere altrimenti. Noi non potremo che vederne l’andamento e adeguarci alla sua evoluzione”.

Passando alla componente sportiva, quali gli obiettivi che vi ponete?

“Diciamo un obiettivo biennale: quest’anno vorrei fare una stagione tranquilla; e puntare almeno ai playoff il prossimo anno. E poi puntare molto, moltissimo, sul settore giovanile: in questo senso c’è anche in corso un grande progetto di riqualificazione degli stadi di San Donato in Poggio e di Tavarnelle, insieme all’amministrazione comunale”.

Come valuta la coppia Indiani-Bicchierai? Si può dire che sono loro i “top player” del San Donato Tavarnelle 2020/21?

“Abbiamo investito molte sulle risorse tecniche. Puoi avere, come abbiamo sempre avuto, giocatori di qualità. Ma il pesce puzza dalla testa, e senza mancare di rispetto a nessuno serve una guida sicura, allenatore e direttore che vanno nella stessa direzione. E uno staff tecnico di rilievo, diciamo almeno… mezza categoria sopra alla Serie D. E considero anche il medico nuovo, l’allenatore dei portieri Di Pisello: insomma, tutto va in questa direzione”.

Giulio Giordani con la nuova maglia dell’Aglianese

Zambarda, Giordani, Tetteh, Kernezo… quale la partenza che lascia qualche rimpianto?

“Quella di Giulio Giordani. Per me c’era la possibilità che rimanesse. Anche se non sentiva lo spazio come tutti gli anni, sono sicuro che se lo sarebbe conquistato sul campo. Ma ormai è andata così”.

“E fra i nuovi arrivi? Senza voler fare parzialità c’è qualcuno che aspetta con maggiore curiosità?
 
“Su Poli dello Scandicci ho già le mie certezze, l’ho visto giocare molte volte. Di Viligiardi, appena arrivato dal Grosseto, tutti mi parlano benissimo. Ma io scommetto su uno che abbiamo già in casa, su Antonino Pino“.
Alessandro Poli al “Leonardo Pianigiani” con la sciarpa della sua nuova squadra
 
Appunto, chiudiamo con il capitolo-mercato: quale la situazione, ad oggi, di Aladje?
 
Aladje, è stato anche nazionale portoghese

“Lui parte il 15 agosto dalla Guinea Bissau, fa scalo a Lisbona e viene in Italia. Dovrebbe arrivare già con il tampone fatto, ovviamente se negativo. Se non avrà fatto il tampone andrà in una struttura regionale, in cui rimarrà il tempo tecnico per fare il tampone. Da lì ci saranno due giorni di visite mediche a Firenze per vedere la situazione dal punto di vista medico-atletico. Poi, se tutto andrà bene, si aggregherà alla squadra: l’accordo con il giocatore c’è già”.

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