TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – “Parlare oggi di risultati e di programmazione è impossibile, anche se ovviamente siamo trepidanti per il momento in cui potremo tornare in campo”.
Il d.s. dell’Impruneta Tavarnuzze Fausto Gonnelli, come tutti i dirigenti calcistici, scruta l’orizzonte in attesa di qualche segnale.
“Non sarà facile ricominciare – prosegue – Per i campionati credo che, se andrà bene, se ne riparlerà a settembre. Non vedo adesso nessuna possibilità di ricominciare, specie per il settore giovanile. Io stesso, se avessi un figlio, non so se me la sentirei di farlo tornare in campo a breve”.
“Magari per gli allenamenti potrebbe esserci qualche possibilità a giugno, ovviamente in base alle future indicazioni delle autoità sanitarie e governative – continua Gonnelli – Con tutte le precauzioni del caso, con le distanze previste, le sanificazioni, le docce magari a gruppi di tre, gli allenamenti a gruppi di cinque. Ripartire anche in maniera blanda con l’attività sarebbe una bella risposta per ritrovare aggregazione, per ricominciare la vita normale anche a livello mentale. Non sarà semplice, credo, perché per lungo tempo ci sarà paura di tutto, in ogni aspetto della vita”.
“Appena possibile – analizza Gonnelli – ci aspettiamo dalla Federazione tante risposte su come ripartire, sulle regole, sulle scadenze dei tesseramenti e tanto altro ancora. Sarà un vero e proprio anno zero sotto ogni punto di vista. Di solito in questo periodo abbiamo già pronte le squadre per la stagione successiva, adesso ovviamente siamo fermi ed è impossibile immaginare anche solo la programmazione a breve termine”.
“A Tavarnuzze – dice ancora – per fortuna abbiamo una stuttura solida, anche grazie alla collaborazione con il Lebowski, ma sappiamo che per il 25-30 per cento delle società sarà difficile ripartire comunque a settembre. Intanto però sarà importante ritrovare un’anima, far ritrovare la felicità ai ragazzi sul campo. Poi tutto il resto lo ricostruiremo”.
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