una foto d'archivio della Cattolica Virtus, tratta dal profilo facebook ufficiale della società

FIRENZE – La San Michele Cattolica Virtus è stata una delle prime società a sospendere completamente l’attività (allenamenti compresi) delle sue squadre di calcio e pallavolo.

Oggi il presidente giallorosso Maurizio Cammilli ha pubblicato una lettera aperta alla Federazione italiana Gioco Calcio, alla Federazione Italiana Pallavolo e a tutti Presidenti
delle ASD fiorentine, toscane, nazionali.

Invocando lo stop completo dell’attività da parte di tutte le società nell’ottica di una più rapida lotta al contagio. E rammaricandosi con le Federazioni per non aver imposto loro per prime il blocco totale a ogni attività.

“Chi vi scrive – le parole di Cammilli – è indegnamente presidente di una società sportiva fiorentina, la San Michele, la “Cattolica Virtus” per il mondo calcistico, che insieme alla Comunità Giovanile di cui è espressione, “mette al centro i nostri  ragazzi”, come recita bene il motto che abbiamo associato alle celebrazioni dei sessant’anni di attività appena trascorsi. È in questo spirito di affetto per i nostri atlete e atleti che so di avere in comune con voi, che vi scrivo. Voglio condividere con voi alcune riflessioni in questi momenti difficili che noi e il paese tutto attraversiamo”.

“Mi giunge notizia – prosegue – che ciascuna società, rispetto all’emergenza Covid-19, stia interpretando singolarmente il comunicato della Presidenza del Consiglio; chi fermando completamente, chi consentendo gli allenamenti a porte chiuse e così di seguito. Mi rammarico, care Federazioni, che nei vostri comunicati non abbiate sentito la “Responsabilità” di interpretare la norma governativa, necessariamente generica perché generale, disponendo il fernmo totale delle attività per tutti quanti i vostri sodalizi. Vi invito quindi a ritornare ad agire come “Società delle Società” guidando tutti i nostri sodalizi insieme anche in scelte difficili, in questo momento dove è così importante adeguare l’unità di azione all’unità di intenti”.

“Mi appello – prosegue – anche a voi amici e colleghi Presidenti: il buon senso e l’evidenza negano, che sia possibile nelle nostre attività più diffuse, gli sport di squadra, rispettare le minime previsioni di sicurezza e distanza interpersonale previste dal Decreto Ministeriale”.

“Dunque, fermiamoci! – il suo appello – Fermiamo anche gli allenamenti per questo breve periodo! Noi lo faremo! Il nostro interesse è rallentare e possibilmente bloccare le occasioni di contagio, non certo quello di cavillare tra le righe dei comunicati ufficiali”.

“Come diceva Don Milani “la Politica è uscire insieme dai problemi” – la sua conclusione – credo
che da questi problemi, o ne usciremo “insieme” o non ne usciremo affatto”.

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Redazione
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