GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – La questione del futuro campo sportivo che dovrà essere la “casa” del Grassina, ovvero il “Pazzagli” di Ponte a Niccheri o propendere per un ritorno a Grassina, vede la presa di posizione ufficiale delle Brigate Rossoverdi.
Ed è una posizione molto lineare: “Il Grassina deve giocare a Grassina”.
“Sono alcuni mesi – dice il gruppo organizzato della tifoseria rossoverde – che sia in paese che sulla stampa si parla del progetto del nuovo campo sportivo dell’asd Grassina alla casa del popolo. Vogliamo dire anche noi, da grassinesi e da tifosi rossoverdi, la nostra rispetto a questo progetto”.
“Partiamo da un fatto – iniziano – Attualmente il Grassina non ha un proprio campo sportivo, la prima squadra, che è prima in classifica nel campionato di Eccellenza, è costretta a giocare al campo di Ponte a Niccheri. Questo campo è stato assegnato dal comune all’Asd Belmonte ed il Grassina per giocare le partite casalinghe deve pagare un oneroso affitto”.
“Oltre a questo – rimarcano le Brigate Rossoverdi – l’Asd Grassina non può avere un proprio settore giovanile ed un proprio spazio dove programmare l’attività sportiva. Il paradosso è che il Belmonte era nato alcuni anni fa per un accordo tra le società sportive del Grassina e dell’Antella per realizzare un settore giovanile in comune, da cui poi queste due società avrebbero potuto attingere”.
“Poi – ricordano – per varie vicissitudini il Belmonte ha preso un altra strada e si è trasformato in una società indipendente con settore giovanile e prima squadra (che attualmente milita in Seconda categoria). Alla fine dei giochi il Grassina si è ritrovato senza una propria casa”.
“Il progetto presentato dall’attuale società – entrano nel dettaglio – prevede la ristrutturazione del campo della casa del popolo in modo da renderlo regolamentare per poter giocare anche eventualmente il campionato di Serie D. Noi crediamo che questo progetto vada approvato il prima possibile, in modo da far tornare il Grassina nella propria casa e ridare lustro e vivacità a tutta la zona dei giardini della casa del popolo”.
“Non spetta a noi – dicono ancora – entrare nelle forme dell’accordo ma ci spetta invece chiedere con forza che casa del popolo, Asd Grassina e amministrazione comunale si trovino d’accordo quanto prima per dare il via ai lavori per il nuovo campo sportivo”.
“Il calcio è uno sport popolare – concludono – al cuore non si comanda, i grassinesi sono rossoverdi e i “pastrocchi” non entreranno mai nel cuore di nessuno (vedi il fallimento della Valdema). Per i grassinesi il campo dove andare a vedere la partita è quello alla casa del popolo”.
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