Cristian Brega, uno dei top bomber della Serie D

TAVARNELLE – Prosegue il nostro percorso di avvicinamento al super match di domenica 2 dicembre, quando al “Pianigiani” di Tavarnelle arriverà il Ponsacco capolista.

Ponsacco che avrà in campo i grandi ex (poco amati in Chianti dopo l’addio contestato dei mesi scorsi) Francesco Colombini e Matteo Caciagli.

Ma, soprattutto, a turbare i sogni del San Donato Tavarnelle e di mister Roberto Malotti c’è soprattutto bomber Cristian Brega.

Dodici reti in campionato, l’estate scorsa “trattato” anche dalla stessa società gialloblù. Uno che segna sempre. Uno di quelli che rappresentano una sicurezza.

SportChianti lo ha incontrato alla vigilia del suo “sbarco” al “Leonardo Pianigiani”.

Cosa si prova ad essere considerato sempre il… pericolo pubblico numero uno dalle squadre e tifoserie avversarie?

“Fa piacere perché vuol dire che, finora, qualcosa di buon l’ho fatto. Però, nel Ponsacco, dalla cintola insù non c’è solo Brega: abbiamo tante frecce e tutte in grado di far male, dall’inizio o anche a partita in corso”.

Come ti trovi a Ponsacco?

“Molto bene: è una piazza calda e molto legata alla propria squadra e un club con progetti seri e ambizioni. L’ho scelta anche per questo: ero già stato qui per due stagioni e, dunque, conoscevo molto bene sia l’ambiente che la società”.

Ti aspettavi un inizio di campionato così?

“Ci speravo nel senso che ci eravamo prefissati di partire forte per imprimere subito una certa direzione al nostro torneo, ma esserci riusciti non era affatto scontato. E’ vero che la nostra è una squadra forte, ma non è certo l’unica di questo campionato. Finora siamo stati bravi, ma siamo consapevoli che il difficile deve ancora arrivare: da ora in poi sarà anche più dura e dovremo essere capaci di reagire a eventuali momenti di difficoltà che, nell’arco di una stagione possono sempre capitare”.

Cosa ti aspetti dalla partita contro il San Donato Tavarnelle?

“Tante difficoltà: giochiamo contro una squadra forte che finora, forse, ha ottenuto meno di quello che avrebbe meritato. Ma basta scorrere la rosa per capirne il valore: se penso che all’attacco c’è Nicola Pozzi, uno che faceva gol, e tanti, pure in serie A, ho detto tutto. Noi, comunque, verremo a fare la nostra partita e a provare a fare risultato pieno, come abbiamo sempre fatto su tutti i campi in cui siamo andati”.

Dopo la vostra e quella del Cannara, quella chiantigiana è la terza miglior difesa del campionato: conosci i difensori che affronterai domenica al “Pianigiani”?

“Quasi tutti, per averli affrontati da avversario: sono una retroguardia molto solida e cattiva, ma anche la nostra non è affatto male. Sarà una bella partita perché entrambe le squadre hanno anche diverse frecce da scoccare davanti”.

Domenica 2 dicembre sarà la prima ufficiale in panchina per Roberto Malotti, tornato a Tavarnelle dopo la grande metà stagione dello scorso anno. Temi che possa dare qualcosa in pià alla squadra?

“Ne sono quasi certo. Non ho mai lavorato con lui, ma la conosco abbastanza bene da avversario e per aver giocato con suo nipote Emanuele che era insieme a me l’anno scorso a Gavorrano: è un tecnico sanguigno che riesce ad ottenere sempre il massimo dai suoi giocatori”.

Matteo Pucci

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