Iacopo Fossi

SAN CASCIANO – La spalla di Iacopo Fossi, centrocampista fedelissimo di mister Paolo Mannucci, ha fatto crack durante la trasferta della Sancascianese di due settimane fa a Cambiano.

Infortunio serio, serissimo, che rischia di porre fine agli anni (due decadi) di calcio giocato per questo centrocampista tutto fosforo.

Domenica scorsa i tifosi gialloverdi gli hanno anche dedicato uno striscione. A distanza di alcuni giorni SportChianti lo ha incontrato… .

Iacopo, innanzi tutto come va?

“Come va, bella domanda… . La settimana scorsa ho passato giorni moralmente duri, adesso sto iniziando a metabolizzare un po’ il tutto anche se non è semplice”.

È l’infortunio più grave della tua carriera?

“In 20 anni di prima squadra posso dire di aver dato abbastanza al calcio giocato, anche a livello di infortuni. Nel 2002 sono stato operato all’altra spalla, più o meno per un infortunio simile. Ma il pallone mi ha sempre trasmesso un entusiasmo e una passione indescrivibili. Che mi hanno fatto continuare fino ad ora…”.

Pensi che questo stop possa portarti anche a chiudere qui l’esperienza con il campo?

“Ancora non so quale sarà la mia decisione: da una parte il mio fisico mi sta dicendo di appendere le scarpe al chiodo, dall’altra parte la testa mi sta dicendo che non si può chiudere la carriera con un infortunio dopo aver vinto tre campionati di Seconda categoria negli ultimi cinque anni giocati. Staremo a vedere: adesso penso solo a guarire”.

Lo striscione per Iacopo Fossi esposto domenica scorsa al comunale di viale Garibaldi

Domenica i ragazzi della Sancascianese ti hanno dedicato uno striscione, pensiamo ti possa aver fatto piacere.

“Domenica sono rimasto piacevolmente sorpreso dai tifosi della Sancascianese per lo striscione, non me lo aspettavo. In fondo sono in questo ambiente da poco più di due mesi”.

Appunto, che ambiente è quello di San Casciano, quali le prospettive per la squadra in questa stagione?

“Una cosa è certa: qui c’è una passione, una voglia di fare calcio che è difficile da trovare in altre società. E giustamente ci sono tante aspettative, che purtroppo per adesso non abbiamo mantenuto per una serie di motivi. Siamo una squadra giovane e ancora ci manca quella cattiveria calcistica che spesso serve a portare a casa il risultato, ma sono fiducioso e sicuro che ci riprenderemo presto. In fondo in rosa ci sono individualità da categoria superiore”.

Insomma, c’è da guardare avanti e lavorare…

“Le ambizioni della squadra si sono ridimensionate: adesso puntiamo a salvarci il prima possibile; se poi verrà qualcosa in più ben venga. Credo che questa stagione serva per gettare le basi per una successiva da protagonista. Insomma, forza Sanca!”.

Matteo Pucci

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