CERBAIA (SAN CASCIANO) – Era soltanto una questione… di maglie (e di taglie). E’ stato respinto dal giudice sportivo il reclamo del Cerbaia che chiedeva la vittoria a tavolino per la sfida contro l’Incisa, persa sul campo dagli uomini di Contieri per 3-0 in Valdarno nel campionato di Prima Categoria.
La società sancascianese aveva infatti presentato reclamo sostenendo che gli avversari, distinte alla mano, avessero giocato con una quota in meno del previsto, cioè con un solo giocatore nato dopo il ’97 (l’attaccante Focardi) invece di due.
In realtà, nella ricostruzione della vicenda da parte della giustizia sportiva, si sarebbe trattato soltanto di un errore nella trascrizione delle note, dato lo scambio della maglia con il n.12 tra Umberto Ciucchi (rimasto in panchina) e Cosimo Arnetoli (portere in quota, classe 1997, sceso in campo).
La sentenza del giudice sportivo parla di “banale disguido creatosi circa l’aver fatto indossare per ragioni di “taglia” al calciatore prescelto per scendere sin dall’inizio con il ruolo del portiere (Arnetoli 1997) la maglia n. 12 che in distinta era stata assegnata ad altro calciatore. Il tutto dopo esplicito assenso del direttore di gara”.
L’arbitro infatti “ha con sicurezza confermato, che l’atleta utilizzato dalla società ospitante come portiere titolare fu sicuramente quell’Arnetoli Cosimo, il cui nominativo risulta presegnalato in distinta e che venne identificato con il nº 1”.
Per questo motivo il reclamo del Cerbaia non è stato accolto, anche se l’Incisa è stata, per l’inesattezza burocratica, punita con 150 euro di multa, conservando però i suoi preziosi tre punti in classifica.
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