PONTE A NICCHERI (BAGNO A RIPOLI) – Poteva andare meglio, ma in fin dei conti anche peggio. Se è vero che in medio stat virtus, il Grassina merita una laurea honoris causa in lettere antiche, visto l’1-1 con cui conclude la sua prima gara ufficiale, l’andata del primo turno di Coppa Italia di Eccellenza contro il Porta Romana.
Esce dunque una X dall’incontro del Pazzagli, un risultato che probabilmente alla vigilia non avrebbe completamente soddisfatto le aspettative dei dirigenti di via Bykila, ma che, visto l’andamento della gara, si rivela non malvagio.
Un bicchiere che, insomma, può essere mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda dei punti di vista.
Proviamo a vederlo mezzo vuoto: nella prima gara ufficiale, per giunta in casa, era lecito aspettarsi una vittoria, in modo da presentarsi nel ritorno alle Due Strade (fa dieci giorni) in vantaggio.
Oltretutto, si è subìto un gol evitabile, che denuncia una difesa che per forza di cose non può essere (ancora) al cento per cento della condfizione.
Adesso, invece, proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno; si è partiti da una situazione di svantaggio, riuscendo però, con un secondo tempo all’assalto, a pareggiare i conti e sfiorando in più occasioni il sorpasso che avrebbe mandato in estasi i (numerosi) sostenitori accorsi al Pazzagli.
Ed ecco, allora, che subentra la visione realista; il Grassina ha disputato una gara discreta, denotando ancora limiti a livello difensivo, tuttavia migliorabili grazie all’innesto di un Villagatti sempre più leader e ai progressi di Beragnoli.
Là davanti ci sono croci e delizie: non è stata la giornata di Cragno, autore di due errori grossolani contro Morandi, ma è stata la giornata di un Torrini trascinatore e dell’inesauribile Stella, schierato esterno alto d’attacco. È per questo che è inevitabile parlare dei rossoverdi come di un cantiere ancora aperto, in continuo miglioramento, alla ricerca della forma migliore.
Passando alla narrazione nuda e cruda del match, i rossoverdi partono ad handicap, concedendo nei primi cinque minuti due palle-gol agli avversari, ma Malotti (2’, bravo Merlini) e poi Vettori (4’, alto) non riescono a concretizzare.
Passato lo spavento, la formazione di Innocenti inizia a prendere campo e si trova sui piedi la prima clamorosa chance per il vantaggio; uno sciagurato disimpegno di Pucci manda Cragno solo davanti a Morandi, ma il destro del numero 9 di casa è debole e trova la risposta dell’estremo difensore ospite.
Le due squadre cercano allora di stabilizzarsi soprattutto in fase difensiva, riuscendo a concedersi reciprocamente soltanto tentativi da fuori, imprecisi.
Alla mezz’ora protestano i giocatori arancioneri per un fallo di Torrini su Vettori in piena area, non rilevato dal signor Ravara del Valdarno: il contatto sembra esserci.
Proprio quando il primo tempo sembra chiudersi con un salomonico zero a zero, il Porta Romana colpisce; Santini si prende l’out di destra e propone un cross basso su cui si addormenta Fabbrini, che non riesce ad allontanare il pallone e lo lascia a Gianassi, che ringrazia e insacca l’uno a zero.
Nella ripresa i locali aumentano la pressione: Torrini lancia nello spazio Stella che prova lo scavetto su Morandi, ma la palla termina a lato. Gli sforzi dei rossoverdi sembrano potersi finalmente concretizzare a metà frazione, quando Torrini viene agganciato in area: rigore che l’arbitro concede giustamente agli uomini di Innocenti.
Dal dischetto però Cragno si fa ipnotizzare da un super Morandi. Gli ospiti a questo punto prendono coraggio e cercano il raddoppio, con un contropiede avviato e finalizzato da Malotti che però trova l’attentissimo Merlini sulla sua strada.
Tenuti in piedi dal loro estremo difensore, i chiantigiani continuano a spingere e trovano finalmente il pareggio all’85’, quando Fabbrini raccoglie il pallone al limite dell’area al termine di una mischia e lo scaraventa sotto la traversa con un bel destro.
È il gol della “redenzione” per il terzino rossoverde, che in questo modo si fa perdonare per l’erroraccio del primo tempo. Non ci sono più emozioni, finisce 1-1.
GLI UOMINI COPERTINA
Per il Grassina da sottolineare senza dubbio le prestazioni di Torrini, Stella e Degl’Innocenti. Si tratta dei tre giocatori che sono apparsi maggiormente in palla sia dal punto di vista atletico (tutti e tre in campo per 90 minuti) sia da quello tecnico-tattico, con la loro capacità di lottare su ogni pallone e proporre palloni a ripetizione in mezzo. In particolare, fondamentale la tenacia in fase di interdizione di Torrini, la regia di Degl’Innocenti e la corsa di Stella, che si conferma il solito motorino sulla fascia.
Nelle fila del Porta Romana, invece, doveroso menzionare la prova dei due centrali Giachi e Matteo, due autentici muri, capaci di schermare in qualsiasi modo i tentativi di sfondamento dell’attacco rossoverde. Buona anche la prestazione di Vettori, regista dinamico e intraprendente, protagonista di numerose incursioni in avanti ma attento pure in ripiegamento. Impossibile, infine, non menzionare quello che probabilmente è il man of the match, Morandi, che un guizzo neutralizza il penalty di Cragno e salva (provvisoriamente) il risultato.
Lorenzo Topello
IL TABELLINO: 1-1
GRASSINA (4-3-3): Merlini, Fabbrini, Villagatti, Beragnoli, Benvenuti, Torrini, Degl’Innocenti, Nuti, Stella, Cragno (74’ Vannoni), Bellini. A disp.: Burzagli, Martellini, Dall’Olmo, Metafonti, Subli, Caschetto, Gabbrielli, Fani. All.: Matteo Innocenti.
PORTA ROMANA (4-3-1-2): Morandi, Pucci, Giachi, Matteo, Galasso, Santini, Vettori, Bini (60’ Cirri), Gianassi (83’ Chellini), Malotti, Centrone (60’ Guzzo). A disp.: Geneletti, Donfack, Focardi, Costa, Russo, Niscola. All.: Alessio Gelli.
ARBITRO: Ravara sez. Valdarno, coad. da Meraviglia e Donato di Pistoia.
RETI: 45’ Gianassi, 85’ Fabbrini.
NOTE: al 67’ Morandi para calcio di rigore a Cragno. Ammoniti Nuti, Morandi, Pucci, Guzzo. Tiri in porta 3-3. Tiri fuori 8-3. Angoli 12-5. Fuorigioco 3-1.
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