Caroti in preparazione con la Molinense

MOLIN DEL PIANO (PONTASSIEVE) – Sarà una Seconda Categoria molto diversa dal solito e difficile da interpretare alla vigilia.

Il disegno e il “taglio” dei nuovi gironi per la stagione che sta per cominciare sono profondamenti diversi dal solito. E quindi anche le gerarchie classiche paiono destinate ad essere riscritte.

Di sicuro nel girone H, quello che comprende anche Cubino (reduce dalla retrocessione dalla Prima) e San Polo (nell’ultima annata nel raggruppamento del Mugello), la Molinense pare una delle formazioni più attrezzate.

E proprio all’allenatore della squadra della val di Sieve, Filippo Caroti, abbiamo chiesto di leggere per noi il prossimo campionato di Seconda Categoria.

Filippo Caroti

Intanto partiamo da voi, dalla Molinense… Quale obiettivo vi siete dato?

“Dopo i play-off dello scorso campionato ci piacerebbe fare meglio – spiega Caroti – quindi diciamo almeno un punto in più. Fissiamo quota 55 punt”.

Come vi siete mossi in estate?

“La nostra idea era quella di non snaturare un gruppo che aveva i suoi valori. Nel calcio conta anche questo, non solo il livello tecnico. Su questo gruppo confermato praticamente in toto abbiamo aggiunto giocatori importanti, con qualche ritorno: l’attaccante Curraj dal San Godenzo, il centrocampista Garigliani da Dicomano, il difensore Caserio dall’Olimpia Firenze, il trequartista Venturini dallo Scarperia, il difensore Grifoni dalla Trocedo difensore, oltre ai rientri dei ragazzi del paese come Batistini, Innocenti, Cernera, Caioli”.

Che girone sarà il vostro?

“Lo conosco poco perché ho sempre fatto il girone M. Però, da rignanese, conosco abbastanza anche la situazione del Valdarno. E quindi dico sicuramente che la squadra più attrezzata di tutte è la Fulgor Castelfranco. Oltre a questa vedo molto bene il Cubino, che ha preso giocatori importanti per la categoria. Poi credo che ci siano Club Sportivo che negli ultimi anni ha sempre fatto bene e poi la Faellese che ha una buona tradizione. Rispetto al girone M vedo più equilibrio: nel Mugello corazzate come San Piero a Sieve e Gallianese avrebbero fatto un campionato a parte”.

Parliamo dell’altra chiantigiana, ovvero il San Polo.

“Vedo una squadra ben attrezzata e migliorata nella qualità, con diversi giovani interessanti. San Polo è una piazza che ha entusiasmo. Tra l’altro con Stefano Focardi ci lega un bellissimo rapporto: l’ho allenato alla Tro.ce.do, poi gli ho fatto da “vice” quando ha cominciato lui ad allenare. Ci sentiamo spesso e ci si vuole bene. È un bravo allenatore e sa lavorare coi giovani. L’ho sentito contento della squadra che ha disposizione. Penso possa essere la mina vagante del girone”.

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