FIRENZE – “Leggo i commenti in giro, certe voci che corrono. E percepisco qualche accusa più o meno velata verso il Comitato Regionale. E allora non posso non voler chiarire la questione, perché forse qualcuno non ha la memoria abbastanza lunga”.
Il presidente del Comitato toscano Paolo Mangini non ci sta.
In questo ore di un fine agosto frenetico, il Comitato sta approntando tutte le modifiche alla programmazione conseguenti alla riammissione in sovrannumero del Badesse al campionato di Eccellenza.
Dal nuovo tabellone di Coppa Italia già pubblicato (con un paio di variazioni) al nuovo calendario di Eccellenza che verrà ufficializzato agli inizi dlla prossima settimana.
“Il Comitato Regionale – prosegue Mangini – è la prima parte lesa di questa situazione. Ci siamo trovati a dover gestire situazioni che non erano mai accadute e abbiamo cercato di fare tutto il meglio possibile. Bisogna ricordare semmai come mai siamo arrivati a questa situazione: in conseguenza delle sentenze della giustizia sportiva sul campionato di Eccellenza e Promozione di due stagioni fa. Non ci siamo divertiti noi a scompaginare i calendari e i gironi”.
Cominciamo dalla prima rassicurazione. L’Eccellenza partirà regolarmente il 9 settembre e i play-off resteranno allargati fino al settimo posto come in programma…
“Partiremo regolarmente – chiarisce Mangini – perché questa è sempre stata la nostra priorità. In un primo momento pensavamo di essere costretti a limitare i play-off al quinto posto, per contenere le date del calendario ed evitare magari qualche turno infrasettimanale. Ma dallo studio più approfondito della date abbiamo visto che quattro turni in mezzo alla settimana erano comunque obbligatori per non complicare ulteriormente il quadro. E allora a quel punto possiamo lasciare i play-off allargati, che occupano una sola domenica, anche perché ci sembra che le società abbiano apprezzato la novità della scorsa stagione. E, anzi, sul lungo periodo forse sarebbe interessante anche allargarli alle categorie inferiori”.
Rifarebbe tutto quello che ha fatto negli ultimi mesi?
“Per quanto riguarda la sentenza che ha visto lo spostamenteo della Sestese all’ultimo posto in classifica, ribadiamo che era la prima volta che una cosa del genere succedeva in 60 anni. Quindi, ponendosi un problema di interpretazione, abbiamo chiesto un parere all’ufficio legale della Lega Nazionale Dilettanti e siamo andati nella direzione suggerita. Adesso ovviamente aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni per capire meglio, anche se perlomeno ci è stato riconosciuto che i play-out non andavano ripetuti. Ma, lo ripeto, la Toscana ha dovuto affrontare per la prima volta un problema inedito”.
Qualcuno vi accusa che avreste dovuto aspettare a fare i gironi…
“Per rispetto in primis delle società, non potevamo aspettare il 29 agosto per fare i gironi e i calendari”.
Purtroppo i tempi della giustizia sportiva e quelli dell’organizzazione agonistica sono entrati in piena collisione…
“Da dicembre dello scorso anno ho fatto di tutto perché certe tempistiche venissero accelerate, sapendo quanto fosse importante che le sentenze arrivassero prima della fine dl campionato. Con la Lega Nazionale Dilettanti avevamo anche un piano per ritardare i play-off in caso di sentenza di primo grado intorno alla fine del campionato. Invece questa è arrivata a campionato ampiamente finita. Sinceramente abbiamo fatto tutto il possibile per garantire la regolarità dei campionati e abbiamo cercato di tenere un climo sereno fino in fondo”.
Adesso restano però due campionati “zoppi” nei numeri. C’è il rischio di qualche eventuale nuovo ricorso?
“Sono il primo ad essere dispiaciuto dei disagi e soprattutto dei quattro turni infrasettimali. Alla fine abbiamo circoscritto il problema al solo girone B di Eccellenza in cui si dovrà rifare il calendario. E quel calendario uscirà in tempo per l’inizio del campionato. Ma, lo ripeto ancora, noi abbiamo subito certe decisioni, non le abbiamo provocate. Perciò siamo stati i primi ad essere penalizzati da questa situazione. E ovviamente lasciare la Promozione a 15 squadre serve per rispettare i tempi di inizio del campionato: non possiamo metterci ad aspettare di effettuare nuovi ripescaggi”.
Gabriele Fredianelli
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