Stefano Stefanelli alla guida dei suoi ragazzi

TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Non solo i regionali – Allievi e Giovanissimi – ma anche gli Allievi B dell’Impruneta Tavarnuzze, inseriti nel girone di merito fiorentino del campionato provinciale, sono pronti a partire.

Ha una rosa rinforzata ma nella quasi totalità confermata (solo qualche novità rispetto al passato, soprattutto in difesa) l’annata 2003 di mister Stefano Stefanelli.

Venti ragazzi pronti per il ritiro di Abbadia San Salvatore: “Un gruppo equilibrato – spiega il tecnico – nel numero dei ragazzi e nella qualità media complessiva. Credo che siano tutti giovani calciatori di buona prospettiva. Anche per questo, perso il centravanti dello scorso anno, ho chiesto alla società di non sostituirlo. Credo che possiamo cavarcela cambiando qualcosa ma senza rivoluzioni: questi ragazzi meritano davvero un investimento sulle loro qualità”.

Un anno in più alle spalle, si comincia a crescere sul serio, anche calcisticamente: “Già, e per questo da un lato dovremo cominciare lavorare anche sulla specializzazione dei ruoli e dei rispettivi movimenti. Dall’altro dovremo invece simulare anche un po’ di pressione sul risultato, anche se la società ovviamente continua a prediligere la crescita dei ragazzi alle vittorie sul campo. Ma sono tutti modi di far crescere calcisticamente i ragazzi verso categorie più “da adulti”.

Il 16 settembre poi partirà un campionato che si preannuncia di alta qualità: “Come sempre il girone di merito di Firenze in questa categoria ha qualcosa forse anche di più di un campionato regionale come quello della scorsa stagione, perché ci aspettano 30 partite in cui si potrà mai allenatere la pressione. E questo è il bello. Credo che, oltre alla crescita dei ragazzi che per me e per la società resta prioritaria, abbiamo tutto anche per fare bene a livello di classifica, di giocarcela fino in fondo per stare nel gruppo di testa”.

Intanto il rapporto con l’Atalanta continua a far crescere tutto l’ambiente tavarnuzzino: “Una società come l’Atalanta insegna tantissimo, anche a noi allenatori. Soprattutto insegna che nel calcio sono le cose semplici quelle migliori. E ti insegna anche che vittoria e crescita dei ragazzi non sono strade diverse, ma sono strettamente unite una all’altra. Basta non avere fretta e non scendere mai in campo soltanto per vincere, specie a quella età. Purtroppo questo non è un sentire comunque in tutte le società del settore giovanile. Ma l’importante è che sia così a Tavarnuzze”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

La redazione di SportChianti dà spazio, ogni giorno, a tutti gli sport nei comuni chiantigiani: calcio, pallavolo, basket, pallamano, baseball, karate, danza, ginnastica, ciclismo...