GREVE IN CHIANTI – “Sono davvero felice di essere tornato”. Aveva passato già sette stagioni col settore giovanile gialloblù: ecco che adesso, dopo un anno al Prato con la formazione 2007, Cristian Casci torna al “vecchio amore”, la Grevigiana.
Con un ruolo non solo in campo, ma soprattutto come responsabile della gestione del settore giovanile e della Scuola Calcio.
Un doppio/triplo ruolo importante e impegnativo, cui Cristian – con l’irrinunciabile “vizio” del collezionismo delle maglie storiche – non vede l’ora di dedicarsi a tempo pieno per organizzare nei dettagli la stagione che va a cominciare.
“Quando avevo fatto la scelta, impossibile da rifiutare, di andare al Prato – racconta – al presidente Coppi lo avevo promesso: se avessi lasciato Prato la prima chiacchierata l’averei fatta con la Grevigiana. Perché qui sono stato davvero tanto bene in questi anni. Così nei mesi scorsi, quando ho deciso di rinunciare al Prato per motivi anche logistici e di impegni, nonostante la società volesse confermarmi, ecco che è nata l’opportunità di tornare a Greve”.

Il suo sguardo scorrerà a 360 gradi dagli Allievi in giù, fino ai più piccoli. Con la voglia di arricchire il piatto gialloblù, in ogni direzione possibile: dagli open-day al lavoro nelle scuole fino ai centri estivi e all’impiantistica.

“Credo che un ambiente come Greve abbia davvero un grandissime margine di crescita – dice Cristian – ed è questo che mi ha convinto ad accettare, al di là ovviamente dell’affetto e delle questioni emotive. Credo che a Greve si possa lavorare bene e sono molto affascinato dal progetto che, anche a lungo termine, si può portare avanti”.
Casci avrà anche la panchina del 2007: “Non mi sento ancora pronto a lasciare il lavoro sul campo, mi piace troppo. Anche se ovviamente so che non sarà facile tenere insieme, specie all’inizio, sia gli allenamenti col mio gruppo che la gestione del settore giovanile. Ma è una bellissima sfida per me”.
La stagione al Prato è intanto un bellissimo ricordo: “Un’annata davvero importante per la mia crescita. Mi sono confrontato con un mondo che non conoscevo e sicuramente è stata une bellissima esprerienza, anche se ovviamente molto più impegnativa, anche a livello logistico, rispetto al mondo a cui ero abituato. Tra l’altro con i ragazzi abbiamo finito la stagione in crescendo vincendo anche diversi tornei e sarebbe stato bello anche rimanere. Ma adesso sono già concentrato su questa nuova sfida. E non vedo l’ora di cominciare”.
Gabriele Fredianelli
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