Tommaso Zepponi, grassinese, presidente del Grassina calcio

GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – E’ un Tommaso Zepponi molto amareggiato quello tornato da Roma dove si è svolto ieri il processo sportivo sulle partite “truccate” del campionato di Eccellenza 2016/17.

Pesantissime le richieste – già conosciute alle parti, ma confermate dalla Procura Federale – di 30mila euro di sanzione (e un anno di squalifica) per Tommaso Zepponi e Massimo Colucci in riferimento a un tentativo di approccio del presidente della Sestese Filippo Giusti, respinto dalla dirigenza rossoverde che però ne avrebbe (secondo le tesi accusatorie) omessa poi la denuncia alla Federazione.

Per quell’accusa di omessa denuncia – dell’unica partita “non accomodata” portata in giudizio – il Grassina ha scelto la strada del non patteggiamento e quindi del giudizio del Tribunale Federale Nazionale.

A inizio della prossima settimana – probabilmente intorno a mercoledì – dovrebbe arrivare la sentenza di primo grado, dopo la quale eventualmente ci sarà tempo di 48 ore per il ricorso in secondo grado.

“Ovviamente aspettiamo la sentenza con la speranza che venga ristabilita la giustizia su quello che è successo – dice Zepponi – Ma la mia posizione non cambia, resta la stessa fin dall’inizio di questa vicenda. Se per me, Colucci e il Grassina fosse confermato quanto richiesto dalla Procura, siamo pronti a un gesto forte, siamo pronti anche a chiudere la società. Anche perché se venissero confermate le richieste della Procura e i patteggiamenti che abbiamo conosciuto ieri, si assisterebbe davvero a una sproporzione troppo grande nei vari casi presi in esame”.

Se i patteggiamenti (che dovranno però essere confermati) hanno fatto emergere pene decisamente più lievi (per la Sestese retrocessione e tre punti di penalizzazione, ma nessun riflesso negativo sul settore giovanile per esempio; per Aglianese, Foiano e Bucinese nessuna penalizzazione; un punto soltanto per Porta Romana e Zenith Audax), in effetti chi è andato a dibattimento si è trovato richieste molto pesanti.

Un esempio su tutti, per il Firenze Ovest (per la stessa partita dell’Aglianese) è stata chiesta la retrocessione e 5 anni di squalifica del presidente e 4 anni per un suo ex giocatore.

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