SAN CASCIANO – Lo scorso anno la vittoria del campionato provinciale, con la conquista (dopo decenni) della categoria regionale con gli Juniores della Sancascianese.

Quest’anno, all’esordio nel difficilissimo campionato regionale, i suoi Juniores hanno fatto faville: sesto posto finale, a un solo punto dalla qualificazione in Coppa Toscana.

E tanti ragazzi già lanciati in prima squadra o pronti per il “salto”.

Insomma, in gialloverde si può senz’altro dire che mister Ademaro Signorini stia facendo un percorso spettacolare.

SportChianti lo ha incontrato per farsi raccontare i “segreti” dietro questa striscia positiva, ormai pluriennale.

Mister, che voto dà a questa annata dei suoi Juniores Regionali?

“Quando finisce il campionato ci sono sempre delle valutazioni da fare. Il mio voto è sicuramente alto e va a tutto il gruppo squadra: dai dirigenti Paolo Barni, Simone Vermigli, Alessandro Paolini, al mio vice Francesco Marini. Ai 25 giocatori scesi in campo: un bell’otto in pagella!”. 

Si aspettava una stagione del genere da parte dei suoi ragazzi?

“Da parte mia, e anche della società, c’era molta fiducia. E visto che l’amalgama fra le varie annate dei ragazzi (2003-2004-2005) si era dimostrata abbastanza immediata, io e il mio vice Francesco Marini abbiamo potuto contare subito su un gruppo coeso e voglioso di allenarsi. E apprendere con lo scopo di divertirsi sempre, che per me è alla base dello sport”.

Momenti complicati?

“Visto che tutti i giocatori venivano da esperienze di campionati provinciali, nella prima fase del campionato abbiamo avuto qualche problema di adattamento a un campionato regionale, in un girone difficile, con società importanti a livello giovanile e dilettantistico. Strada facendo sono venute fuori le doti e il carattere del gruppo: e non è un caso che abbiamo fatto il girone di ritorno con sole due sconfitte, compresa quella di Foiano dove ci siamo presentati in piena emergenza. Con 13 effettivi Juniores e due ragazzi del 2007: ma anche lì ce la siamo giocata fino alla fine, perdendo immeritatamente. Eravamo partiti per salvare la categoria, strada facendo non siamo mai stati nelle zona a rischio, giocando sempre il nostro calcio contro qualsiasi avversario. Abbiamo finito con 53 punti, sesto posto, una striscia di 14 risultati utili, terzo attacco. A questi ragazzi, che sono coscienti e orgogliosi di quello che hanno fatto, posso solo dire… bravi”.

C’è qualcuno che l’ha stupita particolarmente? E possiamo dire che ha “inventato” lei Edoardo Morina (vice capocannoniere del girone E con 23 reti, più volte in prima squadra e a segno già anche lì) centravanti?

“Certo, ho visto una crescita importante, sia dal lato tecnico che comportamentale, in diversi ragazzi. Per quanto riguarda Morina, credo di riuscire a vedere e capire le caratteristiche dei ragazzi. E metterli nei ruoli giusti è il mio obbiettivo. Morina numero 9 l’ho pensato già l’anno prima, vedendolo giocare nell’Under 18 come centrocampista: forte e aggressivo nel primo controllo della palla, ma troppo lontano dalla porta per le sue caratteristiche. Non a caso dei suoi 23 gol… 22 li ha segnati dentro l’area di rigore. Penso di aver visto giusto, lui è stato bravo a crederci e ascoltare i consigli. Comunque è stato la punta di diamante di un attacco da 67 gol, con 15 marcatori diversi: il che è indicativo di un buon gioco offensivo di tutta la squadra”.

Quanto è importante che molti dei giovani gialloverdi abbiano debuttato o addirittura giochino stabilmente in prima squadra?

“Chi mi conosce sa perfettamente quanto sia orgoglioso di vedere questi ragazzi giocare in categoria. E in questo gruppo ci sono altri che meritano attenzione. La Sancascianese può veramente, in pochi anni, togliersi
delle belle soddisfazioni facendo leva su giocatori del proprio settore giovanile”.

Per il prossimo anno? La ritroveremo ancora a San Casciano e ancora sulla panchina degli Juniores Regionali?

“Bella domanda, tutto da decidere: questi anni sono stati di reciproca soddisfazione. Vediamo…”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA