SAMBUCA (BARBERINO TAVARNELLE) – Scalpita Giacomo Monticciolo. Il centravanti della Sambuca è già pronto per un nuovo campionato a “bordo Pesa” dopo i playoff di Seconda categoria sfiorati nella stagione scorsa.

SportChianti lo ha incontrato. Parlando di tutto: anche di quel rigore “a cucchiaio” nel derby di ritorno, in casa, contro la Sancascianese… .

Giacomo, fra poco si riparte. Ancora alla Sambuca: sei ormai una delle guide del gruppo. Senti maggiori responsabilità?

“Esatto, fra poco si riparte. Non vedo davvero l’ora, manca veramente poco e la preparazione è alle porte! Riparto felicemente dalla Sambuca, ho trovato un grandissimo gruppo e un bellissimo ambiente dove, essendo tra i più anziani (anche se sono uno degli ultimi arrivati, da appena due stagioni), sento anche un po’ di responsabilità nel farne parte”.

Daniele Rosi è andato via, per adesso è arrivato Fatjon Gashi là davanti: che Sambuca sta nascendo secondo te?

“Ebbene sì, Daniele è andato via. Per me, oltre ad essere il capitano, Daniele è stato uno dei punti di riferimento, sia a livello calcistico che personalòe. Avevo e ho tutt’ora un bel rapporto con lui, e lo manterrò sempre. Sicuramente ho digerito poco la sua partenza: mi dispiace davvero tanto non averlo accanto lassù, nell’area avversaria. Ormai c’era un’intesa reciproca in campo, cosa fondamentale per un attaccante. È arrivato Gashi, che personalmente non conosco ma che ho visto giocare: è sicuramente un ragazzo con molte doti, che saranno di grande aiuto in squadra. Sono pronto ad accoglierlo là davanti e a imparare a conoscerlo sotto ogni punto di vista. Che Sambuca sta nascendo? La Sambuca di sempre. Una Sambuca che non ha paura di nessuno e che, con il gruppo che possiede, può togliersi qualche soddisfazione senza problemi. Sempre a testa alta”.

Quali quindi gli obbiettivi che potrete darvi per la prossima stagione? Dove potete arrivare?

“A parer mio non ci diamo mai degli obbiettivi specifici a inizio anno, perché ormai si sa, non tutte le annate sono uguali. Forse è proprio questa la forza della Sambuca. L’unico obbiettivo che ci diamo a inizio stagione è fare un bel campionato, come abbiamo sempre fatto: divertirsi e non mollare mai!”.


Sambuca, Libertas Tavarnelle, Cerbaia, Sancascianese: se, come pare possibile, sarete tutti nello stesso girone saranno derby ad oltranza…

“Quest’anno si prospetta un gran campionato: molti derby, sicuramente tutti sentiti. Spero davvero che non ci siano cambiamenti di qualche girone, perché non succede tutti gli anni di affrontare un campionato così competitivo. Incrociamo le dita”.

Lasciaci chiudere con questa domanda: riavvolgiamo il nastro, derby con la Sancascianese in casa, rigore per voi. Sei sul dischetto: riprovi… il cucchiaio?

“Non è mia abitudine riavvolgere il nastro. Su cose del genere poi…: come dire, i cocci rotti non si riparano. Però vivo la cosa con il sorriso, si può sempre riattaccarli e quindi… riavvolgiamolo pure questo nastro! Derby contro la Sancascianese in casa, rigore per noi. Andrei sul dischetto e lo tirerei mille altre volte senza alcun rimorso. L’attaccante vive di presunzione e d’istinto, e questo è quello che sono sempre stato io. Mai aver paura di fare uno sbaglio: sbagliando si impara. Ho sbagliato e da lì ho rialzato la testa. E ho ottenuto degli ottimi risultati nel finale di campionato. In futuro vedremo… sempre che mi ci facciano avvicinare al dischetto!”.

Matteo Pucci

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