TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – Pietro Manganelli, 26 anni, difensore, al San Donato Tavarnelle ha vissuto la bellissima stagione 2017-’18, quella della finale di Coppa Italia.
Quest’anno invece ha giocato, risultando uno dei migliori e riuscendo ad arrivare a una salvezza sofferta ma meritata, nello Scandicci.
Con lui SportChianti riflette sul campionato appena vissuto. Ma anche sulle prospettive per il futuro. E se fossero gialloblù? Soprattutto dopo la partenza di capitan Francesco Frosali… .
Pietro Manganelli, da ex giocatore del San Donato Tavarnelle abbiamo seguito con piacere la sua salvezza in maglia “blues”. Che stagione è stata?
“E’ stata una stagione molto lunga, un anno molto travagliato ma allo stesso tempo ricco di soddisfazioni; perché raggiungere una salvezza così, non ha prezzo. Dopo un girone di andata non positivo per tanti motivi, essere riusciti poi a ritrovare la giusta quadra, essersi rimessi in carreggiata ed aver fatto un grande girone di ritorno con 29 punti, media quasi da playoff, è stato importante. Ma nonostante tutto non è bastato… fino al 3-0 nei playout”.
Peraltro in squadra con te hanno giocato due chiantigiani doc, i sancascianesi Alessandro Poli e Leonardo Saccardi: come li hai… visti?
“Ale e Sacca sono due ragazzi eccezionali, persone serie. E, anche se ancora molto giovani, giocatori molto validi, li consiglieri veramente a chiunque. Ragazzi da non farsi sfuggire. Sono stato molto contento di giocare con loro”.
Adesso, a stagione conclusa e mercato aperto, cosa ti senti di dire per il futuro? Al San Donato Tavarnelle andrà via capitan Frosali: ti arrivasse una chiamata in gialloblù?
“Adesso mi godo un po’ di vacanze, ma io a San Donato sono molto legato, mi sento sempre con tutti i ragazzi e amici che sono li, con il presidente. Ho un debole per San Donato e, soprattutto, per le persone che ci sono. Sicuramente sarebbe difficile dire no”.
Insomma, ti piacerebbe tornare…
“Sono stato benissimo, purtroppo il mio infortunio mi ha tenuto fermo gli ultimi 2 mesi: tornare sarebbe sicuramente un piacere. Comunque vada li ringrazierò sempre”.
Matteo Pucci
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