Da sinistra: Giacomo Biagi (ds), Andrea Bacci (presidente), Simone Venturi (allenatore)

TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – Prima presa di contatto ufficiale con l’ambiente gialloblù per il nuovo mister del San Donato Tavarnelle, Simone Venturi, che oggi ha incontrato la stampa al “Leonardo Pianigiani”.

Accanto a lui l’allenatore in seconda Jonatan Proietto e il nuovo direttore sportivo Giacomo Biagi. Prima di iniziare, foto con il presidente Andrea Bacci.

Venturi, partiamo dal recente passato. Come è stato lasciare l’Aquila Montevarchi?

“Non è stato facile, dopo un campionato esaltante, pieno del calore dei tifosi, ma le condizioni non hanno permesso che rimanessi. Non avevamo più le stesse idee. Ho scelto San Donato che da subito ha dimostrato considerazione e stima, mi hanno proposto qualcosa di importante e interessante: dire sì è stato abbastanza semplice. “Bobo” Regoli? Me ne ha parlato bene…”.

Serve un intervento massiccio sul gruppo o c’è buona base per la sua idea di calcio? 

“Non c’è stato tempo per affrontare l’argomento, ma la rosa ha ottime potenzialità. Ci sarà da valutare bene, per ora è un discorso prematuro. Ne parleremo”. 

A proposito di idea di calcio… come si descriverebbe?

“Non sono un integralista che gioca sempre con lo stesso modulo. Si parte dai giocatori. Mi piace una squadra che prova a giocare a calcio, ricordandosi che siamo in Serie D e non in Champions League. Alta intensità e aggressività quando ha palla l’avversario, cercando l’aggressione alta. Il sistema di gioco è una cosa secondaria”.

La seguirà qualche giocatore… da Montevarchi?

“Lo ripeto, così si va troppo veloci, vedremo. Innanzi tutto valutiamo i giocatori dello scorso anno. Certo, a Montevarchi qualche buon giocatore c’è…”.

Si parla di un girone diverso il prossimo anno, pare con liguri o emiliane…

“Credo che il campionato appena concluso sia stato un po’ troppo denigrato. Il fatto che sia stato così in bilico è dovuto al grande equilibrio. Se ci saranno le emiliane forse sarà più basso il livello agonistico, ma più tecnico. Nel toscano-umbro ci sono più… guerre”. 

Secondo lei alla fine ha vinto chi ha meritato?

“Secondo me sì. La Pianese ha cambiato meno, era ben organizzata, forse non la più forte in termini di rosa. Deluso dal Ponsacco? Un po’ sì”.

Pensa che qui ci siano i presupposti per salire di categoria?

“Secondo me sì. Credo che il San Donato Tavarnelle si stia affermando come una delle migliori realtà in Toscana. Se curiamo tutti i dettagli, i presupposti qua ci sono”. 

Giocandoci contro quest’anno come lo ha visto?

“Con una rosa importante. Con giocatori che potevano risolvere la partita in ogni momento, come successo a Montevarchi. A livello di rosa fra le più attrezzate del campionato”.

Matteo Pucci

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