CHIESANUOVA (SAN CASCIANO) – Concentratissime, con ago e filo in mano, attente a capire l’esatto punto dove attaccare i nastri di raso, anche distese a pancia in giù sul parquet della sala da ballo per poter vedere da vicino come le scarpette nuove di zecca appoggiano a terra.

Sembra una lezione di cucito ma quello che queste foto immortalano è invece un grande giorno per le allieve del corso di formazione della Sancaballet.

Perché è il momento in cui si indossano le prime “punte” che il sogno di diventare ballerina inizia a decollare davvero per ogni bambina che si avvicina alla danza.

E a quel momento si arriva dopo anni di studio, sicuramente dopo i dieci-undici anni di età quando il fisico è più strutturato, ma soprattutto dopo una adeguata preparazione.

Le allieve della Sancaballet che hanno imparato a scuola a cucire i propri nastri hanno affrontato e superato a fine dello scorso anno un esame voluto dalla scuola di danza, “che accertasse il livello muscolare e tecnico a cui erano arrivate”, spiega la direttrice Stefania Belli che insieme all’insegnante Margherita Mana segue il gruppetto di allieve che hanno dagli 11 ai 16 anni: “Prima di arrivare a fare lezione con le punte volevamo essere certe di averle portate a un buon livello tecnico e così a giugno scorso, solo dopo che tutte loro avevano superato l’esame, avevamo promesso che avrebbero indossato le scarpette”.

Sono state le insegnanti a scegliere quale modello di punte potesse essere più adatto per le ragazze del corso di formazione: sul mercato di modelli ce ne sono tantissimi, con caratteristiche diverse per piedi ed esigenze diverse.

“Quello che deve essere chiaro alle ragazze è che il lavoro sulle punte non si improvvisa, serve allenamento e tecnica perché il rischio è di farsi male alla schiena e ai legamenti. Con le punte insomma non si gioca e ho chiesto alle nostre allieve di lasciarle a scuola e di prenderle solo per fare lezione”, spiega Stefania.

C’è un’altra cosa che le ballerine devono imparare quando incontrano per le scarpette: “Ognuna deve sapere come si preparano per l’uso, come si attaccano i nastri e che lo si fa a mano senza coinvolgere le mamme. Ecco perché la prima lezione l’abbiamo dedicata al cucito”.

Da questa settimana le allieve inizieranno a indossare le scarpette per fare i primi esercizi e accanto all’allenamento ci saranno anche le lezioni “di repertorio” per imparare a conoscere i passi dei grandi balletti della tradizione della danza classica e per avere davanti agli occhi mentre si fatica alla sbarra la dolcezza di Giselle, l’energia del Don Chisciotte o la fantasia dello Schiaccianoci.

L’entusiasmo dell’arrivo delle scarpette nuove di zecca ha contagiato un po’ tutti alla Sancaballet mercoledì scorso, le allieve più piccole speravano che ci fossero anche quelle per loro, da lasciare lì, in attesa: al momento in cui si indossano le prime punte si arriva soprattutto con grande emozione.

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