FIRENZE – Ieri è stato deciso lo slittamento del turno preliminare di Coppa (dovuto alla tragedia di Genova) a domenica 26 agosto e a data da destinarsi quello del turno previsto inizialmente per lo stesso 26. C

osì come è slittato alla fine anche il giorno per l’ufficialità dei gironi (si è detto che saranno pronti entro la settimana, così come prima era stato detto che sarebbero stati pronti intorno al 20-21 agosto).

Ma tra gli addetti ai lavori comincia però a prendere corpo il timore che si possa veder realmente slittare anche l’inizio del campionato, di una o più probabilmente di due settimane, ovvero al 16 settembre.

Di sicuro la situazione in Serie C non aiuta: tanto che sicuramente il campionato in quella categoria non partirà prima del prossimo 7 settembre, quando si esprimerà il Collegio di Garanzia del Coni sui ricorsi presentati per l’accesso alla B.

Attualmente infatti ben sei squadre di C (Catania, Entella, Novara, Pro Vercelli, Siena e Ternana) chiedono di essere iscritte alla Serie B e quindi sarebbe assurdo cominciare.

La Serie D aspetta che si sciolgano tutti questi nodi (ma ci sarebbero realmente eventuali ripescaggi dalla D alla C a settembre inoltrato?) ma nel frattempo ha considerato un organico da 168 squadre, con l’ultimo ripescaggio di ieri del Villafranca Veronese.

In D però la pressione comincia a essere un’altra. Ovvero la presenza di tante piazze importanti, che sarà necessario smistare per motivi geopolitici.

Basti pensare che nel girone emiliano-romagnolo teoricamente potrebbero finire adirrittura insieme Cesena, Modena e Reggiana.

Ovviamente si sta lavorando per disinnescare questa ipotesi.

Ma anche al sud non mancano richieste particolari, come l’Avellino che vorrebbe essere inserito nel girone G con le laziali e il Bari che vorrebbe finire nel girone F con abruzzesi e marchigiane, per evitare corazzate come Taranto e Cerignola.

Sul possibile slittamento dell’inizio è stato sibillino anche Aurelio De Laurentiis, il patron del Napoli divenuto anche proprietario del Bari: “Un uccellino mi ha detto che cominceremo il 15 settembre”.

E proprio alle nobili decadute non dispiacerebbe avere ancora un paio di settimane in più per completare la rosa il cui allestimento è in alcuni casi cominciato da poco.

Di sicuro però anche in Toscana non mancano i brividi in categoria.

A Massa ancora non è avvenuto nessun nuovo e atteso passaggio di proprietà e la società è ancora in mano a un gruppo di tifosi che sta lavorando, insieme anche all’amministrazione comunale, per dare un senso a una stagione che rischia di cominciare senza risorse, anche tecniche.

Tanto che molto probabilmente la sfida di Coppa Italia con il Savona di domenica prossima sarà comunque rinviata.

A Prato invece siamo ormai al surreale.

Dopo la bocciatura del ripescaggio in C, nella giornata di ieri il Comune ha chiesto la resituzione delle chiavi dello stadio Lungobisenzio. Ottenendo però un netto rifiuto.

E’ ormai guerra aperta tra il presidente Toccafondi e il sindaco Biffoni.

A questo punto però il Comune aprirà un procedimento per la ripresa coatta della struttura.

E anche in questo caso la telenovela dell’estate sembra ancora lontana da finire, quando intanto i biancazzurri di Settesoldi dovrebbero esordire domenica in Coppa contro l’Aglianese.

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