TAVARNELLE – Mancano meno di dodici ore a un nuovo momento storico per il San Donato Tavarnelle, ovvero la semifinale di andata di Coppa Italia di Serie D.
La squadra gialloblù è arrivata ieri in serata a Potenza e stasera al “Viviani” (fischio d’avvio alle 20.30) sono attesi ben oltre i tremila spettatori, dato che sono stati 2500 i biglietti già acquistati in prevendita.
Sarà un match da brividi per i tavarnellini, uno di quelli che tutti vorrebbero vivere su un campo da calcio.
Intanto ieri Nicola Ragno, allenatore dei lucani vicini anche alla vittoria del campionato, ha parlato in conferenza stampa nel pomeriggio, presentando la sfida: “Adesso abbiamo messo da parte un attimo il campionato perchè la Coppa Italia è un nostro obiettivo. Il San Donato Tavarnelle è una squadra che nelle ultime settimane sta facendo bene e con regolarità. E’ reduce dal pari con la capolista Ponsacco, in dieci uomini, e ha rischiato di vincere in trasferta. Vivono una classifica sostanzialmente tranquilla e con il cambio di mister sono usciti da un momento difficile. Non guardo però il girone e la diversa posizione di classifica, perchè siamo di fronte a una semifinale. Avremo a disposizione tutti gli effettivi per centrare il nostro obiettivo: vincere”.
Poi si è soffermato sul San Donato Tavarnelle: “Ha under molto bravi che tra l’altro ci erano stati proposti ad inizio stagione e guardando all’esperienza ci sono volti come Pozzi e Caciagli che consentono alla squadra gialloblu di scegliere più moduli, utilizzando un trequartista e due punte. Non hanno 11 titolari fissi, perchè anche loro come noi dispongono di una rosa ampia. Siamo di fronte a una squadra che gioca a calcio, con uomini di qualità La partita va vista nell’ottica dei 180 minuti e non credo che loro verranno al ‘Viviani’ per fare una barricata, perchè dispongono delle armi per giocarsela, grazie anche a un mister esperto, come Malotti, che conosce la categoria. Noi scenderemo in campo per attaccare e vincere, perchè qualunque risultato maturerà dal Viviani domani sera, non cambierà la nostra indole”.
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