Luca Presciutti, presidente del Cerbaia

CERBAIA (SAN CASCIANO V.P) – In queste ultime ore di 2025 abbiamo incontrato il presidente dell’USD Cerbaia, Luca Presciutti, per tirare le fila di questa prima parte di campionato delle tante squadre legate alla società, ma anche di molto altro.

Partiamo dalla prima squadra. Come è questo secondo anno di Promozione, anche alla luce delle difficoltà legate alla non idoneità dell’impianto di Cerbaia?

“Senza ombra di dubbio questo è un anno più difficile. Un po’ era stato messo in conto, considerando che avevamo fatto una squadra molto giovane, a cui adesso abbiamo rimesso le mani. Ovviamente ci ha dato molto fastidio il non aver ottenuto l’idoneità del campo a inizio stagione. Il primo anno abbiamo affrontato la Promozione con entusiasmo e più leggerezza, e forse è proprio quando le cose vengono meglio. Inoltre giocare “a casa nostra” aiutava tanto. Voglio comunque ringraziare di cuore il presidente Claudio Manetti e tutta la società dell’Impruneta Tavarnuzze per averci accolto (le partite in casa vengono disputate allo stadio “Ascanio Nesi”, n.d.r.) e farci sentire a casa, vengono incontro a tutto quello che li chiediamo. Ma ovviamente non è la stessa cosa: ci alleniamo a Cerbaia e giochiamo da un’altra parte, e il tifo era qui. Purtroppo è un po’ diminuito ma è comprensibile. Ma non si può dare la colpa solo a questo. È evidente che facciamo più fatica”.

A questo si aggiunge le dimissioni arrivate dal mister Silvano Cei e il ritorno di Francesco Sacconi, ma anche i tanti infortuni subiti.

“Sì. Ma fortunatamente, quando abbiamo richiamato mister Sacconi ha accettato subito con voglia ed entusiasmo. Ci ha fatto davvero piacere perché questo dimostra che si è creato ed è rimasto un legame forte. Con lui e con il direttore sportivo abbiamo deciso di attuare dei cambiamenti, vediamo a cosa porteranno. Per quanto riguarda gli infortuni siamo stati davvero sfortunati, perché sono accaduti a tanti ragazzi e sono grossi e lunghi, a partire da quello del nostro capitano, Francesco Lotti. Voglio comunque mettere l’accento anche sulle note positive che ci sono state, come alcuni ragazzi tra i più giovani che si sono davvero contraddistinti. Uno fra tutti Pietro Cirri, classe 2007. Infine voglio ribadire che l’obiettivo salvezza c’è ed è fuori discussione!”.

Ci sono state anche delle novità. Da quest’anno è nata una nuova squadra, che milita nel campionato amatoriale, lo Sporting Cerbaia. Come è nata l’idea?

“La nascita dello Sporting Cerbaia è stata una splendida sorpresa. L’idea è nata un po’ per caso, parlando insieme a Michele Restaino, adesso il mister della squadra, e alcuni ragazzi che lo scorso anno giocavano nell’Atletico Valdipesa (la squadra di Terza categoria di Cerbaia, n.d.r.). Dato che la rosa era molto numerosa e non tutti potevano giocare, c’è stata la proposta di creare questa nuova squadra. E così è nato questo bel gruppo unito di ragazzi, che non si sono fermati solo al calcio. Sono entrati nella realtà del tessuto sociale di Cerbaia. Sono presenti alle diverse occasioni che organizziamo, come ad esempio l’evento di Natale di qualche settimana fa in cui ci hanno aiutato, e loro stessi organizzano eventi”.

Ha parlato dell’Atletico Valdipesa.. quest’ anno ha iniziato alla grande.

“Anche loro sono una realtà molto importante, sempre presente anche a livello sociale. Nel giro di tre anni è cresciuta tantissimo, sia come gruppo che come risultati. Fa veramente molto piacere vedere come sono venuti a giocare ragazzi anche da categorie più alte ma che nell’Atletico hanno visto una bella e solida realtà e sono stati spinti da questo. Ci tengo a parlare inoltre della squadra Juniores, che da quest’anno è stata rinnovata di sana pianta. All’inizio ci è voluto un po’ per farla carburare, ma ora sono un gruppo unito dentro e fuori dal campo, e vengono da una serie di risultati importanti. E ancora il gruppo Giovanissimi, che ha raggiunto il girone di merito, cosa che non ci aspettavamo, e la squadra femminile delle Garzelline, che continua anche quest’anno nel torneo di calcio a 5. Posso dire che tutti questi risultati, sono il frutto di un lavoro corale che va oltre il campo da calcio. Siamo molto orgogliosi del tessuto sociale che qui c’è qui a Cerbaia, che ci porta ad essere uniti anche con tutte le altre associazioni del paese”.

La famiglia di Cerbaia non è solo calcio. Il tennis è un altro grande alleato della società.

“Esatto. Anche da questo lato siamo cresciuti moltissimo. Abbiamo due campi in terra rossa più uno polivalente in sintetico. Abbiamo Giuditta Fagnani, responsabile del settore tennis, e due istruttori bravissimi che sono aiutati anche da altri. La scuola di tennis conta più di settanta ragazzi, di cui alcuni, nelle rispettive categorie, si sono affermati tra i migliori otto a livello italiano. Sicuramente l’incremento è dovuto anche ai risultati nazionali e internazionali, ma noi stiamo lavorando molto bene. E per il futuro abbiamo l’obiettivo di vestire per ampliare le strutture”.

Oltre a questo, quali sono i progetti per il 2026 che inizia fra poche ore?

“Nel nuovo anno saremo impegnati a rinnovare la convezione con il Comune e speriamo davvero nel rifacimento delle nostre tribune (dopo la rimozione per non idoneità a inizio anno, n.d.r.), il prima possibile. Io sono presidente dal 2007, non so per quanto ancora lo sarò, ma ho davvero visto crescere tantissimo questa società. Voglio ringraziare tutti quelli che insieme a me si sono impegnati per realizzare questo, sia a livello di strutture che nel sociale, persone davvero speciali. Voglio ringraziare i fornitori, che in tutti questi anni ci hanno supportato e sopportato, senza mai averci pressato anche in un periodo difficile come il Covid. Voglio ringraziare tutti gli istruttori della scuola calcio, l’amministrazione comunale per i lavori e i nostri sponsor. Ma un grazie speciale va a Cerbaia, alle famiglie e ai nostri sostenitori per la fiducia e la vicinanza. Faccio un augurio di buon anno a tutti!”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA