BAGNO A RIPOLI – La Federazione Italiana Karate (FIK) ha scelto proprio Bagno a Ripoli, in particolare la sede della scuola Empi Dojo, per tenere il seminario formativo sul progetto “Karaterzetà”, la forma di karate adattata alle esigenze e alla fisicità degli over-65, ormai divenuta una realtà ben conosciuta e collaudata.

D’altronde, quale miglior location avrebbe potuto scegliere il Centro Nazionale di Formazione e Ricerca della FIK per questo importante appuntamento, se non il territorio in cui questo progetto è – ormai dieci anni or sono – nato e cresciuto, fino a diventare un corso di interesse nazionale?

I docenti del corso che si sono alternati nella “due-giorni” di lezioni sono stati il Maestro Marco Diani, ideatore del progetto Karaterzetà e formatore federale per questa disciplina, e il Maestro Fabio Tomei, direttore tecnico del Centro di Formazione della FIK.

La platea dei discenti che ha preso parte all’evento era invece formata da insegnanti e tecnici provenienti da scuole di karate di varie regioni d’Italia, desiderosi di intraprendere nelle proprie associazioni sportive il percorso di karate rivolto a questa fascia d’età sicuramente inedita, perlomeno in ambito marziale.

Mescolando nozioni teoriche a esercitazioni pratiche, nel corso delle lezioni sono stati affrontanti temi di centrale rilevanza quando si parla di attività fisica dedicata agli anziani.

La pratica del Karaterzetà è benefica anche a livello fisico, come ogni forma di movimento di una certa intensità, ma lo è soprattutto a livello mentale.

I benefici della pratica del Karate si osservano non solo in termini di miglioramento dell’umore e della motivazione (un tasto importantissimo quando si parla di persone di una certa età), ma anche a livello cognitivo, di memoria.

I risultati di queste affermazioni sono stati presentanti durante il seminario dalla dottoressa Ornella Nervini, che cura l’aspetto medico del progetto Karaterzetà, seguendo con un protocollo ad hoc l’evoluzione di ciascun allievo all’interno del percorso.

Nonostante i grandi risultati ottenuti da questo protocollo, la valenza di Karaterzetà è soprattutto di tipo sociale. Creare momenti di aggregazione e condivisione, fornire obiettivi sani e promuovere l’attività fisica sono ciò che rende il Karaterzetà molto più che una semplice “attività” per la terza età.

Questo è ciò che hanno visto e toccato con mano i tecnici della FIK che hanno scelto di partecipare al seminario. Ciascuno di loro è infine tornato nella propria palestra d’origine con l’abilitazione a poter svolgere un proprio corso di Karaterzetà.

A chiusura dell’evento non è poi mancato il saluto delle istituzioni, presenti nella figura del vicesindaco e assessore di Bagno a Ripoli, con delega allo sport, Francesco Conti.

Martina Metafonti

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