Mirco Torrini (foto Grassina Calcio)

GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Una vittoria del campionato tutta da gustare quella degli Allievi Provinciali (classe 2008) del Grassina.

Dai ragazzi, in primis. Dalle loro famiglie, dalla società. Ma anche da colui che questa vittoria l’ha guidata, ovvero mister Mirco Torrini.

Che ai canali ufficiali del Grassina Calcio confessa tutta la sua felicità: “Una soddisfazione enorme, sono felice soprattutto per i ragazzi. Non eravamo la squadra migliore, ma quella che ha saputo migliorarsi più di tutti. Nessuno ha avuto la nostra forza d’animo. È una coesione nata fin dal ritiro estivo”.

Una lunga riflessione sull’annata quella del tecnico rossoverde, che viene sviscerata in ogni suo aspetto: “Fin da agosto abbiamo buttato giù le basi per una stagione di miglioramenti. C’era da crescere a livello tattico, e dal primo giorno ho notato una voglia enorme di imparare e migliorarsi fin dal primo giorno. Non eravamo lunghissimi in termini di rosa, ma tutti sono rimasti sul pezzo. Non era scontato: il 2008 viene da annate sfortunate”.

Dice di aver lavorato molto sulla “cura del particolare, nel non lasciare niente di intentato: dal discorso tecnico a quello psicologico, ho insistito sulla volontà di non lasciare niente al caso. Gli Allievi hanno un’età delicata, il dialogo e la presenza sono fondamentali”.

La “sliding door”? Il momento-chiave? “Dopo aver vinto col San Donato Tavarnelle, sicuramente la favorita per il primo posto finale. Avevamo perso all’andata 3-2 in modo strano, al ritorno l’abbiamo preparata con attenzione maniacale. È venuta fuori una partita molto accesa e combattuta, una prestazione clamorosa dei ragazzi. Lì abbiamo partorito la consapevolezza di poter stare davvero lassù, così come al termine della trasferta di Pontassieve”.

“Il Grassina è una società gloriosa – prosegue Torrini – ha necessità di stare in campionati di spessore. Sono sicuro che questo sia solo il primo passo di tante soddisfazioni per la società: la prima squadra è di livello, così come gli Juniores. È tutto stimolante. Io a Grassina mi sento a casa, ho allenato per tanto tempo nel Belmonte e ora sono orgoglioso di far parte di questo nuovo corso”.

Grande anche la gioia vissuta guardando alle tribune, sempre piene di sostenitori: “All’ultima giornata a Reggello c’erano tanti rossoverdi presenti in tribuna. A un orario assurdo, alle 9 di mattina, sono venuti in tanti a sostenerci e a mostrarci il loro calore. I ragazzi si sono emozionati non solo per il tifo, ma anche per lo striscione che li ha celebrati campioni”.

Il futuro, infine, è quello di guardare a questa vittoria come a un modo per fortificare i ragazzi, portare avanti il loro percorso nelle giovanili con l’obiettivo prima squadra.

“Assolutamente – conclude Torrini – E devo dire che i ragazzi hanno mostrato un senso di appartenenza al Grassina veramente notevole. Ci tengono tantissimo, l’hanno tirato fuori in moltissime occasioni; si sono creati da soli il messaggio di rispetto per la maglia e per la società, alla fine ha fatto la differenza”.

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