BARBERINO TAVARNELLE – Domenica sera la baruffa nel match di cartello della giornata di Divisione Regionale 3, fra BTb Basket Tavarnelle e Valdelsa Basket, che aveva portato l’arbitro a sospendere la partita.

In settimana le sentenze del giudice sportivo, che ha colpito con mano pesante entrambe le squadre. In seguito alle squalifiche, arrivano le valutazioni da parte della stessa società tavarnellina.

“Iniziamo subito col dire – esordiscono dal BTB – che la sentenza ci lascia quanto meno perplessi, ma ciò non ci impedisce di accettarla serenamente, anche in funzione della sua valenza preventiva… tuttavia non è questo l’argomento principale”.

“In primo luogo – precisano – dobbiamo senz’altro scusarci con tutto il pubblico presente, venuto per assistere ad una bella partita e costretto a tornare a casa con delle brutte immagini negli occhi. In particolare, siamo dispiaciuti per tutti i bimbi del minibasket, da sempre presenza entusiasta e allegra delle nostre gare insieme alle loro famiglie; in 15 anni di vita sportiva non ci era mai accaduta una situazione del genere, e l’unica cosa che possiamo promettere è che faremo di tutto per evitare che possa succedere nuovamente”.

“Ci teniamo anche ad esprimere il nostro imbarazzo – continuano – per aver costretto quattro rappresentanti delle forze dell’ordine a venire appositamente da Scandicci per dirimere questioni riguardanti la supremazia dell’ottavo (e ultimo in scala di importanza) campionato di basket italiano… a loro vanno le nostre scuse per averli tolti da compiti ben più importanti, oltre al ringraziamento per aver gestito la situazione con professionalità e gentilezza”.

DR3, rissa fra BTB Tavarnelle e Valdelsa Basket: partita persa a entrambe. Squalifiche e provvedimenti in serie

“Vogliamo dedicare un pensiero direttamente ai nostri giocatori – prosegue l’analisi del BTB – protagonisti di tutto ciò che è successo in campo. Ragazzi, se la gara fosse terminata regolarmente, sappiate che avremmo potuto dirvi solamente bravi, a prescindere dal risultato; avete condotto una partita gagliarda, dando tutto dall’inizio alla fine contro un avversario molto forte, andando oltre infortuni, stanchezza e ogni tipo di difficoltà”.

“Tuttavia – precisano – il brutto epilogo della gara ha dimostrato che vi manca ancora qualche passo per poter completare una crescita che deve valere in campo e fuori dal campo. Bisogna essere capaci di sapersi controllare, di gestire le proprie emozioni, di mostrare maturità”.

“Non dimenticatevi – esortano – che siete gli attori principali di questo spettacolo, e avete su di voi l’occhio affettuoso ma attento delle nuove generazioni che si stanno avvicinando al basket presso la nostra società”.

“Le reazioni in gara – ammoniscono – possono magari avere conseguenze circoscritte, ma se poi si trasportano nella vita di tutti i giorni possono creare problemi: per questo è importante la vostra crescita dal punto di vista mentale. Siete ancora giovanissimi, quindi abbiamo fiducia che, con il tempo, riuscirete a fare questo ulteriore step sulla via della maturità”.

“Allo stesso tempo – dicono ancora rivolti ai loro atleti – vi esortiamo a continuare sulla strada che state percorrendo come squadra, quella della ricerca del gioco, del gruppo, dello sviluppo del talento e del fare basket con passione; e quelli tra voi che hanno intrapreso la carriera di allenatore, dovranno seguire lo stesso cammino con i loro ragazzi, insegnandoli a giocare, stare insieme e divertirsi, senza cadere nella tentazione delle, diciamo così, armi “non convenzionali”. Quelle lasciamole a chi ha così poca fiducia nelle proprie capacità da ritenere che siano le uniche strade per vincere…”.

“Perché non scordiamoci mai – concludono – che, anche se a volte capita che qualcuno lo trasformi in una guerra, questo è solo un gioco. Un bellissimo gioco”.

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