CASTELNUOVO BERARDENGA – È iniziata con il ritrovo al Bar Centrale del capoluogo, la serata di festa (ieri, giovedì 30 maggio) del popolo nerazzurro di Castelnuovo Berardenga.
E non poteva essere altrimenti: il Bar Centrale è da sempre luogo di riferimento dei tifosi della Beneamata del comune chiantigiano, in particolare per il ricordo di Orazio, considerato dal popolo “bullettaio” il più rappresentativo interista… di sempre.
Titolare per quarant’anni del bar e capace di lasciare un ricordo indelebile per la sua simpatia e per la pazienza nel dover sopportare gli sfottò degli “amici/nemici”.
La festa è proseguita con la cena al ristorante “Quei Due”, sempre nel capoluogo, dove circa sessanta persone sono state accolte dagli addobbi e dalle bottiglie di vino con etichette personalizzate.
Che riportavano, tra l’altro, l’ormai iconica frase citata dal radiocronista RAI Francesco Repice, al fischio finale del derby che ha dato scudetto e seconda stella all’Inter. Vino gentilmente offerto dall’azienda agricola Badia d’Ombrone.
A chiudere un’ottima cena, basata sui piatti della tradizione locale, la spettacolare torta di Berardenga Nerazzurra, un gruppo di amici non costituiti ufficialmente ma che si appoggia ad uno dei club più grandi dell’Italia centrale, l’Inter Club Torrita di Siena.
Dimostrando un’apprezzata forma di rispetto per i propri iscritti, il club era presente alla serata con il presidente Luca Mosconi e alcuni dirigenti.
Il finale è stato di quelli col botto: dalle colline fuori paese, sono partiti bellissimi fuochi artificiali, a chiudere e suggellare una serata divertente, coinvolgente e particolarmente apprezzata, degna celebrazione della cavalcata trionfale dei ragazzi di Simone Inzaghi.
“Cavalcata – commentano dalla serata – verso quella tanto sospirata seconda stella, che, per dirla alla Repice, dalle ore 22.43 del 22 aprile del 2024, brilla sul petto delle maglie nerazzurre!”.
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