SAN CASCIANO – Quattro anni e mezzo. Questa è l’età in cui il giovane sancascianese Ferruccio Zanchi è montato per la prima volta su un mezzo a due ruote.

In quel momento si è creato un connubio perfetto ma nessuno, 13 anni fa, si sarebbe mai potuto immaginare che quel bambino, adesso diciassettenne, sarebbe diventato uno dei più promettenti piloti di motocross in Italia.

Ferruccio ha ereditato la passione per le moto dal padre. Niccolò Zanchi infatti correva in enduro e col tempo ha trasmesso l’interesse per le due ruote al figlio che ha affrontato le prime curve nel giardino della propria abitazione, per poi spostarsi su piste e impianti più attrezzati.

La prima pista calcata dalla moto di Ferruccio è stata quella di “Bandini”, dietro la chiesa di San Vincenzo a Torri, a pochi minuti di strada da San Casciano.

Lì il giovane pilota ha coltivato la propria passione assieme a compagni e amici con i quali trascorreva il tempo libero sulle due ruote. Su quel tracciato, giorno dopo giorno, sono venute fuori le grandi qualità di Zanchi che col tempo è approdato nel team ufficiale Yamaha Europa (nella 125) e poi in KTM (nella 250).

È stato proprio l’ultimo anno trascorso in KTM, il 2023, a consacrarlo e ad attrarre l’attenzione di un nuovo team: quello ufficiale HRC.

Il campionato europeo EMX250 dell’anno passato infatti è stato una vetrina importante per Zanchi, che col quarto posto finale e cinque podi in stagione ha raggiunto livelli inimmaginabili alla vigilia.

La competizione europea, molto importante per mettersi in mostra in vista del mondiale, ha permesso al pilota sancascianese di catalizzare su di sé le attenzioni di grandi team e proprio nella gara disputata in Inghilterra, dove Zanchi ha ottenuto il secondo posto assoluto, è arrivato il primo contatto di una delle case motociclistiche più importanti al mondo: la Honda.

Il team giapponese, dopo un primo contatto nel 2023, ha ufficializzato a gennaio 2024 il rapporto con Ferruccio affidandogli il ruolo di pilota principale per la categoria cadetta, la MX2.

La Honda infatti torna dopo anni a disputare il mondiale in questa categoria e ha scelto proprio il giovane sancascianese grazie alle doti che hanno permesso a Zanchi di ottenere grandi risultati nello scorso europeo (e che già lo avevano assistito nel momento in cui Ferruccio bruciò le tappe approdando proprio al campionato europeo con un anno di anticipo rispetto alle consuete tempistiche).

“Sono montato per la prima volta su una Honda all’inizio di gennaio 2024 – ci racconta Ferruccio – Sono un pilota che si adatta velocemente alla moto e devo dire che mi trovo meglio in sella alla Honda rispetto alle moto che ho guidato in precedenza”.

“Inoltre anche il rapporto col team è diverso – continua a spiegare il pilota – In KTM facevo parte di un team supportato e meno curato rispetto a quello in cui mi trovo adesso. La Honda cura ogni dettaglio; ha costruito una moto su misura per me e ogni particolare viene approvato anche dalla casa madre in Giappone, a sottolineare l’attenzione che la HRC ha nei miei confronti”.

Sorridente sul podio

Ogni pilota infatti può contare sulla presenza costante di meccanici che ascoltano e seguono passo passo l’evoluzione del rapporto moto – pilota, in modo da ricercare la perfezione del connubio.

“Anche il rapporto personale con il team è diverso – puntualizza Zanchi – Prima avevo un compagno di team francese, così come gli addetti ai lavori. Adesso mi rapporto con italiani con i quali, grazie alla lingua, riesco a instaurare un altro tipo di rapporto”.

La Honda punta su di lui come unico pilota in MX2, e già dalle prime gare sembra aver avuto ragione. Agli Internazionali di Italia infatti, Ferruccio Zanchi ha conquistato il primo posto nella prima gara a Riola (Oristano) confermando quanto fatto vedere la scorsa stagione.

Dopo queste prime gare di preparazione al mondiale (una anche a Lugo, in Spagna, il 24 e 25 febbraio) prenderà il via il mondiale.

Il pilota sancascianese ha le idee chiare e un obiettivo ben definito: quello di arrivare a fine stagione nella top ten e provare, gara dopo gara, a migliorarsi sempre di più.

Disputerà gare in tutto il mondo, dall’Argentina all’Indonesia, accompagnato sempre dal suo team che punta molto su di lui per la categoria MX2.

Categoria che come anticipato è quella cadetta rispetto alla MXGP (450) e nella quale, con la casacca della Honda, corre Tim Gajser, pilota sloveno pluricampione del mondo dal quale Zanchi può imparare molto.

Gajser infatti è molto attento anche alla crescita del giovane sancascianese, fermandosi spesso a vedere le gare di MX2 così da poter dare consigli al diciassettenne che, nonostante la giovane età, sta già dimostrando di essere un ottimo pilota e sta facendo sognare il nostro territorio e in generale tutta Italia.

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