VERTINE (GAIOLE IN CHIANTI) – Da ora si cominciano a mettere da parte le alzatacce per bagnare l’orto e cogliere i pomodori con le sfaticate nel mezzo del giorno per farne pomarola prima che vadano a male.

Si smettono di cogliere i fichi per farli seccare al sole, ma non vengono perché ci vanno a dormire sopra i gatti e le mosche gli danno il lieto fine.

Si smette di ramare le viti di uva da tavola perché oltre il pampane nemmeno tanto rigoglioso sotto non ci sta niente.

Si smette di sentire i commenti televisivi alle partite perché tanto piglia il sonno e il divano concilia male il sonno e la digestione.

Da qui a venti giorni, c’è da farsi trovare pronto per non sfigurare con la Bianchi d’epoca appollaiata fino a ora al gancio alto di cantina come fosse un prosciutto da stagionare.

Non scherziamo, si ripiglia la vita da atleta che c’è da scalare il Monte Sante Marie con L’Eroica, che l’ultima volta c’erano una ventina di fotografi a immortalare l’ultima pedalata che mancava a scollettare in quella tremenda cime delle Crete, prima che volassi iin terra.

Da ora in avanti si sopprimono anche le partite a scala, le bocce e le fitte alla Panda, c’è da pensare a allenarsi e vincere di giorno in giorno che manca, il proprio Gran Premio della Montagna.

Vasco è già pronto per L’Eroica… .

Andrea Pagliantini

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