SAN CASCIANO – Il San Casciano Basket punta molto sulla formazione dei propri atleti per far sì che possano ricoprire anche il ruolo di istruttori e insegnare, a loro volta, i valori che uno sport come la pallacanestro porta con sé.
Un esempio di tale percorso è il 26enne sancascianese Lorenzo Splendorini, che abbiamo incontrato per farci raccontare come è vivere il doppio ruolo di giocatore e istruttore.
SportChianti l’ha incontrato nell’ambito del percorso fra i Maestri di Sport.
Giochi da molti anni nel San Casciano Basket e, oltre al giocatore, fai anche l’istruttore. Da quanto tempo lo fai e quale squadra alleni adesso?
“Ho iniziato a giocare a basket a 7 anni, ora ne ho quasi 26, quindi sono diciannove anni che gioco. Da sette faccio anche l’istruttore. Cominciai facendo l’assistente e poi da circa 4/5 anni ho iniziato con più impegno. Quest’anno ho allenato il gruppo degli “scoiattoli” (2014-2015) e ho fatto da assistente a Guido Mansueto nella squadra Under 14″.
Come è nata l’esigenza di iniziare il percorso da istruttore?
“Entrai nello staff del San Casciano Basket gli ultimi anni della scuola superiore, sotto la spinta di Davide Borghi, allora e tuttora responsabile minibasket della società e sempre alla ricerca di giovani ragazzi volenterosi che abbiano voglia di dare una mano. La scelta fu vincente in quanto mi appassionai velocemente all’attività, iscrivendomi appena possibile al corso per diventare un istruttore minibasket”.
Cosa significa per te ricoprire questo ruolo?
“Fare l’istruttore ti dà una bella responsabilità, può essere faticoso e necessita di una buona dose di pazienza, ma la soddisfazione che ti dà vedere e poter contribuire alla crescita di tanti bambini facendo sport ti ripaga e ti arricchisce personalmente. Inoltre ti permette di conoscere tantissime nuove persone, creando bellissimi rapporti di amicizia”.
Per quanto riguarda il ruolo da giocatore invece, come è stata la prima stagione in Promozione dopo la vittoria del campionato lo scorso anno. Quali sono state le difficoltà principali che avete dovuto affrontare come squadra e tu come hai vissuto la stagione?
“La stagione appena passata è stata molto intensa e complicata, purtroppo io l’ho dovuta vivere da bordo campo a causa di un infortunio risalente alla penultima partita della scorsa stagione (a settembre dovrei rientrare). Per i miei compagni è stato sicuramente complicato l’approccio alla categoria superiore, soprattutto a mio parere per motivi di mancanza di esperienza in questi contesti e per effettiva superiorità di alcune squadre affrontate. Queste e altre problematiche, che hanno contribuito al cambio di allenatore a dicembre, hanno sicuramente intaccato le nostre sicurezze, acquisite dalla vittoria del campionato lo scorso anno. A fine stagione posso però dire che il gruppo, nonostante la retrocessione sul campo, ne è uscito più affiatato e rafforzato che mai e questo, a mio parere, è la cosa più importante nello sport dilettantistico. Siamo già pronti ad affrontare la prossima stagione per riscattare le sconfitte di quest’anno”.
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione, sia dal punto di vista del giocatore sia da quello dell’istruttore?
“Per la prossima stagione le aspettative sono alte! Innanzitutto, come giocatore, spero di poter tornare a giocare una partita dopo un anno di pausa forzata e, a livello di squadra, di riuscire a vincere qualche partita in più… . Per quanto riguarda la parte da istruttore e più in generale in ottica societaria, il prossimo anno sono convinto che confermerà la buona ripresa che abbiamo avuto questa stagione, dopo la dura crisi (sia di energie, sia di numero di iscritti) causata dai due anni di pandemia. In più, recentemente si è insediato il nuovo consiglio societario, nel quale sono entrate tante nuove persone con entusiasmo e voglia di fare e che sicuramente faranno crescere la nostra società! Mi sento quindi di ringraziare i membri del consiglio uscente per aver investito tanto tempo ed energie in questa società negli ultimi 16 anni facendo un in bocca al lupo ai nuovi consiglieri”.
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