CERBAIA (SAN CASCIANO) – Ha esordito lo scorso weekend sul circuito “Enzo e Dino Ferrari” di Imola Niccolò Loia, nel primo appuntamento del TCR Italy Dsg.
Ovvero il Campionato Italiano Turismo, riservato alle vetture con il cambio Dsg (a doppia frizione automatico a controllo elettronico) a bordo della Volkswagen Golf gestita da Nos Racing e Scuderia B.R.M. di San Miniato.
Il pilota di Cerbaia, reduce lo scorso anno dall’ottimo risultato in Coppa Italia (sempre a bordo della Volkswagen Golf gestita dal team samminiatese ed arrivando terzo assoluto), quest’anno ha deciso di affrontare questa nuova ed entusiasmante sfida.
Dopo aver conquistato in qualifica il sesto posto in griglia, al semaforo verde di Gara 1, Loia è riuscito a mantenere la posizione, riuscendo a difendersi dagli attacchi degli agguerriti avversari per tutta la gara.
Per poi purtroppo scendere alla nona posizione fino alla bandiera a scacchi dopo aver piegato un braccetto dello sterzo.
In Gara 2 altra storia: partito in terza posizione ha subito dimostrato di voler essere protagonista portandosi alle spalle del leader della corsa su Cupra Leon, rimanendo attaccato ai suoi scarichi e tentando più volte il sorpasso per conquistare la leadership.
Ma, dopo aver lottato e tenuto giù il piede per difendersi anche dagli attacchi delle Audi RS3 alle sue spalle, ha dovuto “issare” bandiera bianca per un “bump” (dossi gialli che servono per non tagliare troppo la pista) preso che lo ha fatto planare su quello successivo danneggiando la vettura e costringendolo al ritiro.
“Non siamo andati benissimo in Gara 1 – commenta Loia – sia perché eravamo comunque dietro in griglia sia per la rottura del braccetto mentre in Gara 2 si partiva in seconda fila, quindi bene, siamo stati lì davanti e abbiamo combattuto con le Audi che sono superiori”.
Anche se pur con una vettura “non aggiornata” Niccolò Loia e la sua Golf hanno subito dimostrato un buon feeling e soprattutto di reggere il passo degli avversari.
“Dobbiamo dare il 110% per essere competitivi – conclude Loia – e le rotture ci stanno, poi Imola è una pista molto difficile ed era la prima volta che ci giravo, quindi anche per questo il risultato non è da buttare…”.
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