FIRENZE – Il capocannoniere del girone E di Prima Categoria indossa la maglia gialloblù del Cubino. Niccolò Geri ha segnato fin qui 16 reti (più un numero imprecisato di assist) e ha sposato alla grande la sua vena realizzativa con il calcio offensivo di mister Bonciani: miglior attacco del girone e 30 reti in due con il collega di reparto Schenone.

A 24 anni da compiere Geri si conferma uno dei più implacabili bomber del calcio fiorentino. “Mi ero dato l’obiettivo di arrivare in doppia cifra – spiega – ma mi sono sorpreso io per primo di tutti questi gol”.

Cresciuto tra Club Sportivo e Sporting Arno, più una breve tappa nell’Olimpia, il classe ’99 Niccolò esplode nell’annata Allievi all’Isolotto, quando segna 36 reti. E lì viene notato proprio dal suo attuale allenatore, Jacopo Bonciani, allora tecnico della prima squadra biancorossa (“Ha avuto fiducia in me fin da bambino”).

“Non avevo ancora l’età per poter esordire tra i grandi” racconta. Ma quando lo fa lascia subito il segno, compreso il gol al Montelupo nei play-off di Seconda Categoria a 16 anni.

“Stavo quasi per smettere di giocare, venivo da un periodo buio – ricorda – mi ero dato un’ultima stagione. E invece lì ho rivisto la luce e sono tornato a divertirmi a giocare”. In quell’Isolotto lui e Alessio Marzoli sono i ragazzi cresciuti in casa che dimostrano di avere una marcia in più.

Con i biancorossi gioca anche in Prima e poi passa in Promozione al Galluzzo, dove incrocia l’altro suo partner d’attacco di oggi Schenone.

Un biennio al “Guidi” poi lo richiama il suo mentore Bonciani al Cubino: “Ammetto, ero un po’ perplesso all’inizio – sorride – Mi dicevo: boh, cos’è questo Cubino? E invece è stata la scelta migliore che potessi fare. Ho trovato una famiglia e un ambiente ideale: la società chiede impegno e serietà ma al tempo stesso nessuno ti mette pressione. E in campo ci divertiamo”.

Niccolò Geri

Adesso l’obiettivo personale è un altro: “Vorrei tornare in Promozione, ma col Cubino. Ho avuto anche richieste da quella categoria, ma le ho rifiutate, perché mi sono detto che voglio tornarci con questa maglia”.

La corsa play-off però non è facile: “Lo scorso anno ci ha fermato la “forbice”. Adesso siamo lì, ma il girone è difficile, è ostico anche giocare con l’ultima in classifica. Siamo una squadra giovane, abbiamo perso un po’ di punti per strada, ci manca ancora un po’ d’esperienza o la malizia che hanno squadre più esperte di noi”.

Sei nomi, una almeno resterà fuori dalla griglia, compreso ovviamente il Cubino: “Il Fiesole è sicuramente la più organizzata in ogni reparto. L’Incisa è quella che più mi ha sorpreso in positivo. Poi Galluzzo, Settignanese, Bibbiena”.

Saranno decisivi gli scontri diretti: il Cubino ne ha quattro di fila (Settignanese, Incisa, Galluzzo, Bibbiena).

Non è facile nemmeno la corsa per la classifica marcatori, pur in una squadra dal potenziale offensivo enorme (“Il segreto dell’intesa con Marzoli e Schenone è che siamo amici anche fuori dal campo”): “Gigli del Fiesole vede la porta come pochi, si posiziona bene, ha tempistiche perfette. Tumminaro del Galluzzo fa sempre la sua gran bella figura, Forconi del Fiesole, ex compagno di squadra al Galluzzo, ha segnato pochi gol quest’anno ma anche lui ci sa fare eccome”.

Il portiere che Geri teme di più? “Il fiesolano Mariotti è il più forte della categoria, la sua presenza tra i pali è notevole”.

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