SAMBUCA (BARBERINO TAVARNELLE) – Un girone di ritorno per provare a tornare nella griglia play-off. La Sambuca non vuole nascondersi e puntare semmai dritto all’obiettivo, in un girone di Seconda che di fatto vede ormai il Sangimignano imprendibile ma alle sue spalle spazio per chi vuole correre dal secondo posto in giù.
Ne è un convinto anche Andrea Maravigli, mente pensante del centrocampo biancoverde ed elemento irrinunciabile dello schieramento di mister Giorli.
Andrea, puntate davvero al terzo posto?
“Alla Sambuca, come filosofia, si parte sempre per migliorare la posizione della stagione precedente. Sicuramente il nostro è un caso particolare, perché siamo un gruppo squadra senza rimborsi e quindi gli obiettivi spesso li vediamo poi volta volta durante il corso del campionato. In questa stagione ci siamo accorti subito di avere una squadra decisamente buona, anche se negli ultimi due mesi abbiamo avuto un calo, dovuto anche alle tante assenze e agli infortuni. Ma in questo girone d’andata abbiamo visto che di squadre al nostro livello non ce ne sono tante nel girone. Anzi, direi solo qualcuna. Quindi proviamoci!
Cosa ne pensi del nuovo girone fiorentino rispetto al passato nel raggruppamento senese?
“Avevo fatto il girone fiorentino in Prima Categoria, ai tempi del Barberino. Ho ritrovato questo tipo di girone con squadre molte aggressive: ogni partita è combattuta fino in fondo. Forse c’è meno qualità media, ma ogni squadra ha almeno un giocatore di alto livello che può risolvere la partita in ogni momento. Il girone senese è forse più qualitativo ma non ha la stessa intensità, soprattutto nelle squadre di bassa classifica. Quest’anno non c’è mai nessuna partita dal risultato scontato”.
Quali avversari temi di più?
“Faccio due nomi: Montaione e Grevigiana, due squadre che per qualità si avvicinano alla nostra. Ma sul campo mi hanno impressionato anche Tavarnuzze e Monterappoli. Non credo che si esca da questi nomi per i play-off. Ci aggiungo, poi, due squadre come Albereta San Salvi e San Giusto Le Bagnese.
Sei uno dei senatori di questo gruppo. Parlaci dello spogliatoio biancoverde.
“Sono qui dal 2011, a parte la parentesi di due anni a Barberino. Lo spogliatoio è qualcosa di eccezionale, anche grazie al lavoro del mister che in questi anni ha amalgamato bene i nuovi arrivi sul gruppo storico. Insieme a Licari e Andrea Ricci giochiamo insieme da quando avevamo cinque o sei anni: su questo nucleo si sono aggiunti poi, anno dopo anno, tanti giovani, anche alcuni del 2000 e 2001 proprio della Sambuca che hanno aggiunto attaccamento ai colori e passione per la squadra e il paese”.
Ma anche fuori dal campo non manca il sostegno…
“Abbiamo tanti ragazzi del paese che ci seguono anche in trasferta e ci danno la carica. In più c’è un gruppo di giovani che ha iniziato a dare una mano alla società. Sono molto attivi anche sui social e in questo modo aiutano anche a noi, in qualche modo, a sentirci… più giocatori veri!”.
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