SAMBUCA (BARBERINO TAVARNELLE) – Obiettivo terzo posto. È il regalo (ambizioso) che Aldo Giorli e i suoi uomini si sono messi in testa di farsi in questa stagione di Seconda Categoria.

Ovvero la determinazione, finalmente, di fare l’ultimo salto di qualità che si merita un gruppo che ha estro e qualità ma a cui è sempre mancato quel qualcosa in più per ambire ad altri panorami.

Dopo la finale play-off persa all’ultimo secondo contro la Casolese nel 2016, i biancoverdi ci hanno provato spesso ma sono sempre arrivati a pochi metri dal traguardo di giocarsi gli spareggi di fine stagione, ma senza mai agganciarli.

Mister Giorli, per la nona stagione consecutiva alla guida dei chiantigiani, ci crede eccome: “Ci siamo andati vicini diverse molte ma non ce l’abbiamo mai fatta negli ultimi anni. Ci è sempre mancato il salto di qualità definitivo. Credo che abbiamo le carte in regolare per provarci davvero quest’anno, è una squadra che ha valori e non ha niente da invidiare alle altre”.

“Credo che nel corso degli anni abbiamo fatto un buon lavoro di consolidamento – spiega il tecnico – specie nei tre anni tragici del covid quando non è stato facile proseguire. Tra l’altro adesso abbiamo un gruppo di giovani che vogliono aiutare il presidente e la società: credo che saranno loro il futuro della Sambuca e questo è importante”.

“Il nucleo storico della squadra è rimasto sempre lo stesso e non era certo facile o scontato, considerando che da quattro stagioni ormai la società ha deciso di non dare rimborsi ai calciatori, perché le spese di gestione sono già tante così. Ma è bello che siamo risuciti a coinvolgere i ragazzi della zona. Tranne un giocatore di Poggibonsi, il resto sono tutti di Sambuca, Tavarnelle o San Donato in Poggio e questo aumenta anche il senso di attaccamento alla maglia. Diversi dei giocatori hanno avuto richieste anche in questa sessione di mercato invernale: il fatto che nessuno sia andato via, racconta bene quanto il gruppo sia unito”.

Fin qui la Sambuca, pur alle prese con tante assenze nel girone d’andata, ha saputo stare sempre nel gruppo di testa, dimostrando ottime cose e dando spettacolo specie nel reparto offensivo: “Per gennaio – dice Giorli – spero di recuperare definitivamente il portiere Ridi, così come Andrea Ricci e Musi”.

Quest’anno è cambiata anche la zona di riferimento: “Preferivo il girone senese, lo ammetto – spiega l’allenatore – mi piace giocare nei paesini, anche se sono spesso ambienti accesi. C’è un altro clima. Ma non è vero che il girone di quest’anno è più facile: perché le squadre fiorentine hanno la possibilità di pescare in un bacino più ampio e spesso hanno giocatori usciti da settori giovani forti”.

L’obiettivo è chiaro per il 2023: il terzo posto. E, considerando che la capolista Sangimignano è ormai imprendibile, la corsa è ancora più ristretta. Ma alla Sambuca potrebbe essere davvero la volta buona…

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