FIRENZE – Il Porta Romana ha un nuovo allenatore per la stagione 2022/23 in Eccellenza e si tratta di una new-entry per la categoria.

Si tratta del classe 1991 Corrado Ingenito: laureato in Scienze e Tecniche dello Sport all’Università di Firenze, da calciatore ha giocato in serie C2 (Figline), Serie D (Scandicci e Camaiore) e nel campionato NPSL negli Stati Uniti.

Ha collaborato con A.C.F. Fiorentina, Valencia F.C., S.S. Lazio e O.S.A. Seattle F.C. Entrato nei quadri federali come allenatore e poi come responsabile tecnico del Centro Federale Territoriale di Firenze, dal 2020 è Responsabile tecnico regionale e dal 2021 Referente Centro Italia Area Centri Federali Territoriali. Dalla stagione 2022/23 guiderà il Porta Romana in Eccellenza.

“Diamo il benvenuto a Corrado Ingenito – dice Lorenzo Taiti, consigliere con delega all’area tecnica del C.S. Porta Romana – il suo profilo corrisponde perfettamente all’identikit che stavamo cercando. Abbiamo scelto un allenatore giovane, ma con un prestigioso curriculum a livello giovanile e accademico, per affidargli una squadra rinnovata che sarà composta da un mix tra giovani di primissimo piano e giocatori esperti che andranno a costruire la colonna verticale della squadra. Costruiremo una squadra propositiva, spumeggiante, ambiziosa e che stimoli il senso di appartenenza, con l’obiettivo di ben figurare nel campionato di Eccellenza, al quale prenderemo parte per l’undicesimo anno di fila”.

“Sono molto contento di cominciare questa avventura – commenta mister Corrado Ingenito – emozionato di esordire con i grandi in una categoria importante come l’Eccellenza. Da questa esperienza mi aspetto di continuare ad imparare qualcosa e di dare un contributo al Porta Romana. Obiettivi? Gli obiettivi li detta la società, sicuramente si parte per fare meglio di quest’anno. Personalmente il mio impegno è fare di tutto per creare entusiasmo attorno al gruppo e alla società, portare più persone possibile allo stadio. Moduli di gioco? L’allenatore deve scegliere il modulo che più si adatta ai giocatori a disposizione. Il primo compito di un allenatore, al di là del sistema di gioco, è quello di dare un’identità alla squadra. Mi piace un calcio offensivo, che non specula, che sappia entusiasmare. Una squadra che stia per tanto tempo nella metà campo avversaria. L’ambizione è quella di lanciare tanti ragazzi giovani nel calcio che conta. Non mi piace vedere 2004 che si sentono arrivati per essere in Eccellenza, alla loro età all’estero ci sono ragazzi che giocano in Champions League. Per lavorare al top c’è da lavorare tanto e seriamente. Primi arrivi? Nomi di giocatori non ne facciamo, stiamo cercando ragazzi che hanno voglia di divertirsi e impegnarsi. Per prima cosa seguirò la Juniores in queste ultime due decisive partite, è necessaria la continuità con il settore giovanile, si parte con un’idea collettiva di squadra e di società”.

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