Il dg del Poggibonsi, Giacomo Guidi

POGGIBONSI – Arrivano con le parole del direttore generale Giacomo Guidi le prime valutazioni del Poggibonsi dopo la sconfitta di ieri nel big match contro il San Donato Tavarnelle. Ed è una analisi dettagliata.

“Ci hanno punito due gol meravigliosi – inizia Guidi – due invenzioni che raramente si vedono. Nel primo tempo il Poggibonsi ha creato di più del San Donato Tavarnelle. Potevamo andare subito in vantaggio con Motti, poi abbiamo trovato la rete con Borri“.

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“Quell’uno-due ad inizio ripresa purtroppo ci ha stroncato – riflette – Se fossimo riusciti a non subire subito un colpo a freddo, probabilmente l’avremmo condotta in porto”.

“Ai ragazzi – puntualizza – non posso rimproverare nulla. Tutti dobbiamo essere riconoscenti a questo gruppo, che ha dato vita ad un campionato straordinario, riaccendendo l’entusiasmo di una città intera”.

“Forse la favola non avrà il lieto fine – riprende pensando alla Serie C che sta per sfumare –  ma vedere oltre duemila presenze allo stadio ha rappresentato già in partenza una vittoria. Ringrazio di cuore tutti i tifosi, che in un giorno lavorativo hanno riempito lo “Stefano Lotti” sommergendo di amore la squadra”.

“Ricordo che il Poggibonsi era una neopromossa – tiene a dire Guidi – che ha raggiunto prima la salvezza alla fine del girone di andata e poi i play-off a cinque giornate dal termine. Ce la siamo giocata fino in fondo per la Serie C. Dispiace perdere per episodi lo scontro diretto, ma rendiamo merito ad una squadra forte come il San Donato Tavarnelle, che ha compiuto una cavalcata memorabile, stando in cima per tutto il campionato”.

“Cinque punti credo che siano difficilmente recuperabili – rilancia – ma noi non molleremo comunque la presa, perché il calcio è imprevedibile. Intanto concentriamoci sulla trasferta di domenica a Livorno contro la Pro Livorno Sorgenti”.

“Al triplice fischio – dice con una vena di critica nei confronti dell’atteggiamento di alcuni calciatori del San Donato Tavarnelle – ci sono stati attimi di tensione in campo. Può accadere quando sul piatto c’è un’intera stagione. Mi limito a dire che nel calcio bisogna saper perdere, ma anche saper vincere. Noi abbiamo perso e abbiamo stretto la mano ai nostri avversari, mentre qualcun altro non ha tenuto un comportamento da vincente”.

“I complimenti – ribadisce – li voglio rivolgere soprattutto alla mia squadra, al mister, allo staff e a tutti i professionisti che lavorano dietro le quinte, perché fino ad oggi non hanno mai sbagliato nulla”.

“Non avevamo fatto la bocca alla Serie C – conclude – ma quando sei lì a contendertela, ovviamente ci provi. Proseguiamo a testa alta e con serenità. Il Poggibonsi sta già programmando il futuro”.

La tifoseria del Poggibonsi durante Poggibonsi-San Donato Tavarnelle

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