Prospettive allettanti contro abisso illimitato.

Giovane allenatore con idee contro attempato allenatore che rifiuta il Real Madrid per tornare ad allenare dove già aveva fatto benissimo e riscaldare una minestra già mezza marcia.

Caroselli se si vince un quarto di finale contro gente che non festeggia manco se vince lo scudetto.

Appartenenza contro arroganza.

Attuali viola contro ex viola.

Noi come Ralph SuperMaxiEroe (Torreira?!?) contro Clark Kent (oh, Vlahovic è identico eh!) e la sua grande voglia di diventare Superman.

Noi nella partita della vita contro chi dice di non cagarci mai di striscio e poi va a finire che parlano più di viola che di bianconero ogni settimana.

Noi che giochiamo a calcio da poche settimane contro chi gioca le partite vere da sempre, salvo poi vincerle sempre più raramente.

Noi che ci lamentiamo sempre degli arbitri contro chi raccontava una volta che alla fine vinceva sempre il più forte… Ora invece gli girano i coglioni pure a loro.

Noi che è la partita dell’anno contro chi una partita così una volta la giocava con Zidane e Inzaghi in panchina perdendo 2-0 nel primo tempo (salvo poi inserirli nella ripresa e pareggiare in carrozza 2-2).

Qua da noi, dove il gol in trasferta vale ancora doppio mentre nel resto del mondo non più.

Qua da noi dove la Coppa nazionale è un torneo dove le uniche partite in cui esiste il gol in trasferta sono le semifinali, perché tutte le altre sono secche e giocate in casa delle più forti in modo che non rischino di uscire prima delle dirette tv pagate a peso d’oro, ripagate solo da certi incontri.

Qua da noi, dove per lo stesso motivo di cui prima, una finale Inter-Juve sarebbe taaaanto più interessante di un Inter-Fiorentina qualsiasi.

Qua da noi, dove il VAR viviseziona situazioni di fanta-gioco gestendo di fatto le decisioni da un ufficio anziché dal campo, quando altrove si fa esattamente l’opposto.

Beh, staremo a vedere.

Tanto, chiunque passerà, poi perderà contro la fortissima Inter. Giusto?

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