il presidente del Grassina Zepponi (foto Ilario Baracchi)

GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Un derby ancora da giocare, la retrocessione ormai matematica. Ma il presidente del Grassina Tommaso Zepponi, a 90 minuti dalla fine di una stagione da dimenticare, non ha nessuna intenzione di mollare i colori rossoverdi.

“Sicuramente è stata la peggiore della nostra gestione – spiega in una intervista pubblicata sui social ufficiali – Mi dispiace per Grassina e soprattutto per i grassinesi, che nonostante tutto non ci hanno fatto mai mancare il loro sostegno. Dopo annate veramente al top è stato un durissimo colpo. Sono rimasto molto deluso ed amareggiato dalla piega che ha preso l’annata; oltre alla categoria abbiamo perso ulteriori risorse e sicuramente un po’ di entusiasmo nell’ambiente. Ma a tal proposito voglio dire una cosa: non ho voglia di mollare come tanti pensano, anzi, ho il doppio della carica: dopo due retrocessioni in due anni adesso è veramente il momento di ripartire cercando di programmare al meglio la prossima stagione. Il prossimo sarà anche il decimo anno preciso da quando iniziammo a sponsorizzare la squadra…Non vedo l’ora che inizi per rimettere di nuovo Grassina e il Grassina al centro del villaggio”.

Uno sguardo al futuro e al punto da cui ripartire: “Sicuramente dalla voglia di far bene e dai tanti, tantissimi giovani che durante l’anno si sono segnalati positivamente. Dovrebbe farci riflettere il fatto che i migliori di questa stagione siano stati quelli nati nel nuovo millennio: penso ai vari Rocchini, Manecchi, Petrioli, Cavaciocchi, Magnolfi, Alfarano, Carcani, Marconi che dimostrano che nella gestione dei giovani abbiamo sbagliato poco o nulla. Inoltre ci tengo ad anticipare alcune novità organizzative della società, gli allenamenti della prima squadra torneremo a farli negli orari serali, non più nel primo pomeriggio”.

Uno sguardo indietro, alle responsabilità di una stagione molto negativa: “Me l’hanno fatta davvero in tanti questa domanda. Che dire…Penso che quando si arriva ultimi in classifica, dalla prima all’ultima giornata, con le aspettative che c’erano, le colpe siano da attribuire un po’ a tutti. Dal direttore sportivo, all’allenatore, allo staff tecnico e soprattutto ai giocatori, visto che, come dicevo prima, i migliori sono stati i prodotti del vivaio”.

Domani sarà un derby strano: “Parecchio. Non avrei mai pensato di arrivare al derby con l’Antella da ultimo in classifica e già retrocesso, di fronte a una squadra che non mi pare in una situazione molto migliore della nostra. Ma il derby è una partita a parte: dobbiamo chiudere la stagione in maniera positiva per dare continuità anche al successo con la Fortis Juventus. Non esistono derby in tono minore; ci sono solo derby in cui bisogna provarle tutte per portare a casa i tre punti”.

Poi la nota positiva, gli Juniores in testa al campionato regionale: “Sì, devo dire che hanno rispettato le altissime aspettative che avevamo su di loro. E’ giusto ricordare che, se la Prima Squadra negli ultimi due anni ha conosciuto gestioni sbagliate e diversi errori, con gli Juniores non abbiamo sbagliato nulla, anche nelle precedenti stagioni. Avevamo costruito rose che dovevano essere competitive anche nel Campionato Nazionale, come infatti dimostrammo prima del Covid con la squadra di Morrocchi. Quest’anno mister Cellini ha ereditato un gruppo rinnovato per la maggior parte, infatti al nutrito gruppo dei 2003 si sono aggiunti diversi 2004 in rampa di lancio: devo dire che ha svolto un lavoro eccezionale. Ora dobbiamo stringere i denti e raggiungere l’obiettivo nelle prossime settimane. Il nostro futuro vero è rappresentato da loro”.

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