POGGIBONSI – Il rientro non è lontano e Matteo Motti è pronto a dare il suo contributo al Poggibonsi in questo finale di stagione così aperto.

Costretto ai box da settembre per l’intervento al ginocchio, l’attaccante ex San Donato Tavarnelle ha parlato di questi lunghi mesi fuori dal campo.

“Finalmente, dopo il grave infortunio al ginocchio, vedo la luce in fondo al tunnel – ha spiegato – Sono stati mesi interminabili, fatti di sacrifici continui. Ho svolto la riabilitazione due volte al giorno per cinque giorni a settimana, oltre che il sabato mattina. Ho vissuto con sconforto il periodo lontano dal campo, dato che vedevo i miei compagni allenarsi e giocare senza poter prendere parte al lavoro. È stata dura, ma adesso il mio rientro è prossimo”.

“Devo ringraziare la mia famiglia e la mia compagna per la vicinanza – ha aggiunto – il dottor Filippo Chiechi che mi ha operato, seguendomi poi nel percorso di riabilitazione, così come Alessandro Borghesi, alla cui palestra mi sono spesso appoggiato. Lo staff mi ha aiutato nel recupero graduale, sempre con il sostegno della società e dei compagni”.

“Custodisco gelosamente la maglia personalizzata che mi venne dedicata ad inizio stagione, in occasione della partita casalinga con il Lornano Badesse – ha raccontato – I miei compagni mi resero davvero felice nel mostrarla verso la tribuna dopo un goal. D’ora in avanti spero di fornire un contributo prezioso alla squadra, che sia di cinque minuti, di dieci o di venti. Il mio scopo è aiutare il Poggibonsi in qualsiasi modo. Naturalmente sono a corto di condizione fisica, ma con il trascorrere dei giorni sto compiendo progressi. Più passa il tempo, più mi sento lucido di testa e di gambe”.

“Il Leone dall’esterno l’ho visto veramente in palla – ha spiegato – Continuare a reggere questo passo sarebbe straordinario. I nostri attaccanti hanno segnato con regolarità e spero di potermi aggiungere anche io siglando qualche rete, ma ciò che più conta è il bene del gruppo. Sono entusiasta di poter sfruttare, anche se probabilmente potrò disputare solo qualche spezzone, alcune partite di questa stagione. Mi serviranno come trampolino di lancio per l’anno prossimo. Assaporare il campo già in questo campionato sarà importante per me, perché potrò scrollarmi di dosso le paure che attanagliano qualsiasi atleta dopo una lunga inattività”.

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Redazione
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