GREVE IN CHIANTI-BAGNO A RIPOLI – Nei giorni scorsi gli allievi del progetto socio-medico-sportivo Karaterzetà delle palestre Tzubame di Greve in Chianti ed Empi di Bagno a Ripoli sono andati in trasferta per un allenamento congiunto con gli allievi dell’istruttrice Laura.

Nella sede distaccata della Tzubame, presso la casa del popolo di Ponte a Greve, si è così svolto il consueto allenamento di Karate adattato agli ultrasessantenni, in un’atmosfera di condivisione e arricchimento reciproco.

Dopo una prima parte di lezione dedicata al riscaldamento muscolare, l’allenamento è entrato nel vivo e, insieme all’istruttore Marco Diani, ideatore del progetto, i nonni-karateka hanno lavorato ponendo l’attenzione su due temi fondamentali di questa disciplina: la respirazione e una postura corretta.

In totale, i partecipanti all’allenamento sono stati venti, dalle cinture bianche con pochi mesi di pratica agli oramai veterani del corso con le loro cinture colorate, conquistate con impegno e costanza in questi quattro anni di attività sul tatami.

I benefici per la salute psicofisica del progetto Karaterzetà sono riconosciuti dagli stessi praticanti e documentati scientificamente, ma la vera ragione per cui questo progetto ha goduto e sta ancora godendo della partecipazione di numerosi iscritti è la sana voglia di stare insieme e condividere qualche ora di spensieratezza nel corso della settimana, una cosa che – ad ogni età, ma in particolare nella terza – non ha sicuramente prezzo.

Sull’onda di questo successo, a breve la Federazione Italiana Karate (FIK), che ha ormai da tempo abbracciato e fatto proprio il progetto di Karaterzetà nato alla Tzubame, organizzerà un corso di formazione rivolto agli istruttori che vorranno intraprendere l’insegnamento di questa disciplina e aprire nuovi corsi di karaterzetà nelle proprie palestre.

“In attesa di nuovi allenamenti congiunti – dicono gli animatori del progetto – utilissimi per l’arricchimento tanto dei Maestri quanto degli allievi, si ringraziano gli istruttori del corso karaterzetà di Ponte a Greve, Laura e Paolo, per aver messo a disposizione il loro tempo e la loro competenza e la casa del popolo per gli spazi forniti”.

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