La Fiorentina ha identità.

In questo periodo storico, in questo campionato, questo conta più di qualsiasi altra cosa.

Se allenatori pluridecorati come Allegri e Mourinho non sono in grado di indicare ai propri giocatori cosa fare, se le squadre più forti al mondo stanno investendo su allenatori giovani e ricchi di idee è arrivato chiaro e inequivocabile il segnale che stiamo invecchiando.

Un tempo neanche troppo lontano bastavano i “gestori dello spogliatoio”, gli uomini che sapevano gestire i campioni, oggi è evidente che chiunque abbia bisogno di idee altrimenti non solo non convince ma neppure vince.

Persino le squadre da salvezza non si possono più permettere allenatori cosiddetti difensivisti (Cagliari a parte, che resiste col “Mazzarrone” nazionale).

Il nostro fuoriclasse è ancora qui e si chiama Vincenzo Italiano, l’unico del quale davvero non possiamo fare a meno.

Ecco perché dovremmo seriamente pensare di blindarlo e no, non mi riferisco ad un contratto.

Non è presentandogli un’offerta da 3 milioni di euro annui che lo teniamo qui, come a lui servono delle idee per farsi notare a noi servono delle idee per tenerlo qua.

Da uomo di calcio Vincenzo avrà sicuramente accettato la cessione di Vlahovic – che non gli era manco stata paventata – incazzandosi come una lince ma sa anche lui che certe operazioni non sono di sua competenza.

Troppo alta l’offerta arrivata nell’economia di un club che quella cifra li fattura in metà anno.

Ma è adesso che vedremo se Commisso & co. vorranno davvero fidelizzare la loro miglior (quarta) scelta di questo sgangherato triennio.

Non parlo di nuovi Ikoné o nuovi Cabral da acquistare a giugno. Certo quelli sarebbero sicuramente graditi a qualsiasi allenatore, ma parlo di qualcosa di più concreto. Di così concreto che temo non accadrà.

Scommettiamo che con un DS come Sartori, la promozione di Burdisso e un sincero demansionamento tecnico per Barone il mister firmerebbe un triennale a prescindere dalla cifra?

Oggi partita durissima contro un’Atalanta distratta dalle voci societarie e affamata di rivincita. Se ne usciamo indenni siamo pronti per lottare fino in fondo.

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