POGGIBONSI – Un’altra vittoria di misura e sofferta che lancia il Poggibonsi sempre più alto in classifica. Contro il Cannara è stata la sesta vittoria consecutiva per i giallorossi.

Il tecnico Stefano Calderini non può che essere entusiasta: “È stata una partita dura, portata a casa con merito, ma anche con sofferenza. Sono molto soddisfatto, perché non è mai semplice venire via da Cannara con un risultato positivo. Complimenti ai miei calciatori”.

“Nel primo tempo – ha spiegato – l’aggressività del Cannara ci ha mandato un po’ in confusione. Loro esercitavano una grande pressione, inducendoci a forzare le giocate. Nei primi 45 minuti abbiamo peccato di lucidità, tant’è che frequentemente abbiamo scavalcato il centrocampo, buttando in avanti palle lunghe e rinunciando così a palleggiare. Avremmo dovuto invece mantenere una maggiore tranquillità. A centrocampo ci siamo fatti trovare spesso distaccati dalla linea difensiva. Naturalmente merito del Cannara, che ci ha costretti ad un determinato atteggiamento”.

“Nei primi tempi a volte concediamo qualcosa di troppo – ha aggiunto – impiegando un po’ di tempo a carburare. È un aspetto che vorrei migliorare ancora, anche perché nelle prossime settimane si presenteranno di nuovo partite di questo tipo e i ragazzi devono capire che il gioco va condotto fin da subito. Nel secondo tempo però il Poggibonsi è uscito fuori, iniziando a macinare il suo calcio, fatto di palleggio pulito e di preparazione delle giocate. Il vantaggio ce lo siamo meritato ampiamente. La rete di Regoli è stata la finalizzazione di un’azione collettiva davvero splendida, ma anche studiata in allenamento. Avremmo potuto segnare qualche goal in più, ma per mancanza di lucidità non siamo riusciti a farlo. Abbiamo lasciato al Cannara soltanto qualche mischia”.

“Il campo di oggi – ha annotato – presentava un’erba alta e quindi si è rivelato particolarmente insidioso, tant’è che diversi ragazzi hanno finito la gara con i crampi. La retroguardia sta lavorando davvero bene ed ha assunto una forte identità, anche se nel calcio moderno la fase difensiva si fa in undici. Il merito della tenuta difensiva è di tutti. Anche di Pacini, che oggi ha compiuto almeno due interventi che ci hanno tenuto a galla”.

“Stiamo facendo un cammino davvero entusiasmante – ha concluso – impensabile fino a qualche mese fa; stiamo dimostrando di essere squadra con valori non solo tecnici, ma anche umani.”

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