FIRENZE – Da Livorno al Monte Amiata, dal Chianti al Valdarno, da Massa a Certaldo, torna la carica degli allenatori toscani in Serie A.
Nella prossima stagione saranno infatti ben 6 su 20 i tecnici della nostra regione alla guida alla partenza di squadre della massima serie. Un record o quasi. Ancora più curioso se si pensa che la scorsa stagione alla partenza non ce n’era nemmeno uno.
Se ci aggiungiamo che quattro allenatori della prossima Serie A sono stranieri, vuol dire che il resto d’Italia si divide le 10 panchine restanti.
E molti dei “maestri” toscani sono partiti per la loro carriera dai campionati dilettanti, o comunque quei campionati li conoscono molto bene.
L’unico ad aver conservato la propria panchina e a bissare la presenza della scorsa annata è il chiantigiano Leonardo Semplici: portato alla salvezza il Cagliari, il tecnico di Tavarnuzze resterà in rossoblù.
Di lui, che da calciatore ha giocato a lungo nei dilettanti (Certaldo, Sangiovannese, Impruneta, San Gimignano, Poggibonsi), ovviamente si ricorda bene la partenza da allenatore dall’Eccellenza a San Gimignano e le vittorie tra quella categoria e la Serie D tra i neroverdi senesi e i gialloblù del Figline.
Allo stesso modo Aurelio Andreazzoli, appena tornato ad Empoli, è nativo di Massa ed è partito ad allenare addirittura dalla Seconda Categoria con l’Orrione e poi con l’Ortonovo, passando per Pietrasanta e Castelnuovo Garfagnana. Dopo un po’ di Serie C, impossibile non ricordarlo poi di nuovo in Serie D un biennio 1999-2001 all’Aglianese.
E proprio all’Aglianese in D ha finito la propria carriera di centrocampista (cominciata in Interregionale con la Cuoiopelli) il livornese e di nuovo juventino Max Allegri che in neroverde (dalla C2) ha cominiciato poi quella di allenatore.
Del valdarnese (ma nato a Napoli) e neolaziale Maurizio Sarri, si è detto e ridetto più volte di una carriera da allenatore dilettanti durata per più di un decennio, partita dallo Stia, passata per Faellese, Cavriglia, Antella, Valdema, Tegoleto e Sansovino.
L’emergente Alessio Dionisi, classe 1980 e all’esordio in Serie A con il Sassuolo dopo aver vinto la B a Empoli, è nato ad Abbadia San Salvatore, sull’Amiata.
Da calciatore ha navigato tra C e D (ma mai in Toscana, se non nel settore giovanile di Fiorentina e Siena), e da allenatore è partito dalla quarta serie: Olginatese, Borgosesia e Fiorenzuola.
Luciano Spalletti da Certaldo, pronto per l’avventura al Napoli, è invece dei sei quello che ha l’esperienza più lontana nel mondo dei dilettanti: quasi 40 anni fa, nella stagione 84-85 quando cominciò la sua carriera da calciatore con la maglia del Castelfiorentino in Interregionale, prima di vivere poi da difensore in Serie C (Entella, Spezia, Viareggio).
Dei sei toscani che oggi allenano in Serie A Spalletti è l’unico insieme ad Allegri a non aver mai allenato nei dilettanti.
@RIPRODUZIONE RISERVATA