TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Il tributo a due giocatori che hanno scritto pagine importanti di storia grigionera. Il Centro Storico Lebowski saluta il centravanti Simone Ferravante e il difensore Paolo Capparelli che non faranno più parte della rosa della prossima stagione.
“Parlare di Paolo Capparelli e parlare del Centro Storico Lebowski è praticamente la stessa cosa – scrive la società sui social – È con noi dalla nostra seconda stagione, quella 2011/2012. È impossibile calcolare le sue statistiche complete, perché veste il grigionero da molto prima che iniziassimo a raccoglierle. È l’unico giocatore ad aver vinto tutti i trofei conquistati finora nella nostra storia, dall’accoppiata campionato-coppa in Terza Categoria fino alla cavalcata in Prima che ci ha portati dove siamo ora”.
“Alla nostra maglia ha dato semplicemente tutto – prosegue – Leadership al centro della difesa e dentro lo spogliatoio, abnegazione totale, partecipazione emotiva, turni alle sagre, partite ai memorial, migliaia di momenti condivisi in queste dieci stagioni che resteranno indelebili, e a cui se ne aggiungeranno altri. Perché una bandiera così importante non si ammaina semplicemente quando finisce la partita. Siamo la squadra dei suoi ultras, e Cappa lo è sempre stato e continuerà a esserlo. Ieri ha condotto, insieme a Leo Pini, la squadra degli Ultimi Rimasti in finale al torneo di Calci dal Basso. Per rendere l’idea”.
“Cinque stagioni che possono solo restare tatuate addosso, a lui e a noi – scrive il club su Simone Ferravante – Stagioni di gol (31) fatti in ogni maniera, di testa e di rapina, di prepotenza e di classe. Anni di lotta dura, di fango fino a mezza coscia, di botte date e prese. Di occhiatacce e ringhiate all’avversario di turno e di immensi sorrisi a contesa finita. Di maratone da titolare e di ingressi nel secondo tempo, con gli sguardi dei difensori avversari già stanchi in cui si legge chiaramente “oh, cazzo, lui no”. Un 9 classico, qualcuno direbbe “d’altri tempi”. Per qualsiasi curva, il tipo di giocatore che ti esalta nelle giornate buone e che ti dà comunque la carica di provarci fino all’ultimo, in quelle cattive. Per la nostra Curva, semplicemente un fratello”.
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