Lo ammetto subito, per togliere dubbi: chi scrive aveva più di qualche perplessità sulla ripartenza dell’Eccellenza nella versione “smart” decisa la scorsa primavera. Un po’ per la formula (senza retrocessioni e senza obbligo di partecipazione) e un po’ per le contingenze della pandemia che aveva complicato non poco l’esistenza alla Serie D.

E invece, in questo caso, hanno avuto ragione la Lega Nazionale Dilettanti, l’impegno del Comitato Regionale Toscana di Paolo Mangini e la serietà delle società che ci hanno provato nel credere in questo progetto-pilota che è stato condotto in porto senza troppi problemi e patemi (unico ritiro per convid è stato quello del Tuttocuoio nel girone A).

Era un “rischio calcolato” (avrebbe detto Mario Draghi), si è concluso con oltre mille spettatori per le finali play-off. I dati ufficiali parlano infatti, di 698 spettatori alle Due Strade per Poggibonsi-Fortis, e di 403 a Santa Croce per Perignano Cascina, oltre a 41 giornalisti accreditati e 7 operatori televisivi.

“Una bella immagine per una ripartenza vera e duratura” commenta proprio Mangini.

E infatti, al di là di un risultato sportivo comunque di buon livello (due finali appassionanti: Poggibonsi e Cascina hanno dimostrato di valere la Serie D, e probabilmente avrebbero avuto buone chance di conquistarla anche sulla lunghezza di 30 giornate), resta il bel messaggio mandato.

Ovvero quello che fa sperare finalmente, a settembre in poi, di rivedere il calcio come lo conoscevamo fino a un anno e mezzo fa. E stavolta senza la paura di dover tornare indietro e chiudere di nuovo i campi sportivi.

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